Finora 23 scontri in Campionato, più 7 in Coppa Italia, fanno sì che la Viterbese, tra le competitor di questa stagione siano la terza squadra più “impegnata” a digrignare i tacchetti sui campi di calcio della nostra storia. Ad oggi solo Grosseto (38 scontri compresi, di cui 5 in coppa) e Pontedera (37 volte tutte in campionato) ci hanno avuto in più occasioni, come rivali nella più che centenaria storia dei nostri club.
In campionato la nostra vittoria dell’andata per 3-2 (la 6ª nella storia dei nostri campionati) ha rotto l’incantesimo della nostra “inviolabilità” difensiva. Infatti fino a questa stagione, tutte le 5 volte che avevamo battuto la Viterbese, avevamo vinto per 1, 2 0 3 a zero, praticamente segnando 11 reti senza subirne nessuna.
Comunque nel totale sono molto più avanti loro con 14 sfide (12 di campionato) vinte e 8 pareggi, mentre noi con quella dell’andata abbiamo avuto ragione dei laziali per 8 volte. Il computo dei gol è di 34 per noi e 37 per i nostri avversari.
La prima sfida cominciò, l’indomani della seconda guerra mondiale, nel 1947 in serie C alla prima di campionato a Viterbo vinsero loro per 3-1. Segnammo prima noi con Silvano Farano, loro ci raggiunsero e superarono con una doppietta di Adelmo Teveroni, la loro mezzala, ed un gol di Ottavio Morgia, ala sinistra, “vecchia gloria “ del Cagliari anni cinquanta, nonché allenatore dei rossoblu nel 1954.
Nel ritorno, la prima attesa rivincita (in quella stagione perdevamo sempre in trasferta e vincevamo quasi sempre in casa) con un 3-0 firmato dal solito Farano, anche stavolta nei primi minuti, più Alfredo Lasagni e Giordano Donatini. A fine stagione noi ci classificammo 7 (ex aequo con Orbetello e Tuscania) a 29 punti, anche se sul campo ne avevamo conquistato 30, ma fummo penalizzati di un punto, oltre alla sconfitta per 0-2 a tavolino, perché non riuscimmo a partire per la trasferta di Rosignano.
La Viterbese chiuse al 10° posto, con un punto in meno.
Scorrendo la composizione delle formazioni che, da 75 anni in qua si sono affrontate, scopriamo non pochi “punti di contatto”. Per esempio nel 1980 Rosolino Puccica, indimenticabile allenatore dei Bianchi nei primi anni duemila, scorrazzava da ala destra al Nespoli, difendendo i colori della sua Viterbese, nella gara pareggiata per 1-1 con reti di Gianni Muresu per noi e della loro ala sinistra Vacca.
Probabilmente proprio Puccica, Viterbese di provincia, nato a Capranica è l’unico nativo della zona che abbia partecipato alle sfide con l’Olbia ed “intrecciato” le due maglie. Molto più numerose le “invasioni” olbiesi in casa Viterbese.
Basti considerare che ben 8 delle 25 reti segnate dai nostri nelle sfide di campionato, sono state siglate dagli olbiesi: 3 Bagatti, 2 Guspini, 1 ciascuno Marongiu, Molino e, come detto prima, Muresu; a dirla tutta potremmo contare, a denominazione di origine olbiese, anche le due segnate da Angelo “Lupo” Cerasani (olbiese più che acquisito, con 49 gare e 19 reti in maglia bianca) che nella stagione ‘80-81 ci regalò la vittoria per 1-0 all’andata e nel ritorno trasformò il rigore della bandiera nel 3-1 per loro.
Due sono anche gli olbiesi doc che hanno difeso in tempi diversi le due squadre. Il primo è stato Marco Spano, un centrocampista dai piedi buoni, il roscio figlio del compianto maestro Piero Spano (54 gare e 15 reti nell’Olbia) che, nella stagione 1971-17, all’ultima gara di campionato a Massa rileva al 55’ Alfredo Varchetta. Perdemmo 3-1 quella gara che, per noi assunse un valore inestimabile, in quanto quella fu anche l’ultima maglia Biancolbiese del indimenticabile Angelo Caocci che, al 73’ segnò anche il gol della bandiera, anche quello l’ultimo dei 7 complessivi segnati per la Sua Olbia in 79 partite.
Marco Spano di fatto, giocò solo quello spezzone di partita, in quanto assieme ad un altro coetaneo del ’52 Marino Bembo (6 presenze per lui in quell’unica stagione; 38 presenze nella Viterbese del 1972) svernò a Viterbo dove rimase per due stagioni e dove, unico caso nella storia dei nostri incroci, giocò interamente le 4 partite che Olbia e Viterbese disputarono tra il 1974/77, in cui ne vincemmo una per parte, nel campionato di serie D (’74-’75), e pareggiato le altre due della stagione 1976-77 in serie C.
Il secondo figlio, adottivo di Olbia, che ha vestito le due maglie è stato Diego Di Gennaro, per l’anagrafe nato a Civitavecchia, ma da sempre “omine de idda”, di cui proponiamo la Nespolina per rafforzare la memoria di quanto importante sia stato anche Diego per tutto il calcio olbiese, e non solo quello Bianco.
Mi scuso se dimentico qualcuno, ma nel “memoriale” dei ricordi, mi trovo sottolineati questi altri “incroci che trascrivo di seguito:
-Gianluca Sgarra, difensore centrale, romano classe 1978, dai sedici anni si svezza nelle giovanili della Viterbese, dove comunque fa due apparizioni in prima squadra esordendo nel 1996 in C2, a 18 anni; dopo Viterbo arriva ad Olbia, quando di anni ne ha 21, in quella C2 del 1989-90 dove sarà perno difensivo per 27 volte, con 3 reti all’attivo sempre su azioni sviluppatesi da calci piazzati;
-Davide Bolognesi (103 corredate da 11 reti all’Olbia) ed un passaggio in C1 alla Casertana 8 gettoni per lui, non prima di essere transitato a Viterbo dove sottoscrive 2 presenze con un assist, ma soprattutto conosce e stima Puccica che, arriverà ad Olbia, grazie al suo suggerimento che come D.S. fece a Franco Rusconi;
-Luciano Foschi, il giocatore-mister della resurrezione dall’Inferno del dopo-Alario, che dopo il ’90-91 (37 volte in maglia bianca e 5 reti, dal ’96 al ’98, completa 3 stagioni alla Viterbese con 84 presenze e 4 reti, ritornando a “farci esultare” nel 2001 prima come giocatore, 12 gare e 3 reti, poi come allenatore vincente… e scudettato.
-Fabrizio Fermanelli, romano di nascita, classe 1967, olbiese da “quasi” sempre, arriva ad Olbia nel 1989 in C2, 25 presenze e 5 gol, dopo Cuneo, Carrarese, Verona (in B, 28 gare e 12 reti), Ravenna e Spal, dimora per due anni a Viterbo dove in C2 timbra 59 ticket con 15 gol all’attivo)
-Marco Mugnaini, fiorentino del 1981, dopo un buon approccio in C1 col Pisa nel 2001, arriva ad Olbia nel girone di ritorno del 2002, dopo un’esperienza non esaltante nella Florentia Viola (la “reincarnazione della Fiorentina fallita e retrocessa in C2 di Dalla Valle) in pratica una sola presenza in maglia viola; quello del 2002-03, fu per noi il primo campionato della C2 del nuovo millennio e Mugnaini disputò 17 delle 18 partite rimanenti, compresi i due spareggi playout vinti con Lodigiani; da Olbia torna in Toscana a Prato, poi da gennaio 2004 proprio a Viterbo in C1 dove disputa 9 gare; ad Olbia rientra dal 2004-05 e sarà un elemento di forza e di prestigio per la nostra retroguardia, in totale Marco completa in maglia bianca, 95 partite e 4 gol.
-Andrea Bussi, due stagioni a Viterbo tra il gennaio 2005 e fine stagione 2006, 25 gare ad Olbia tra il gennaio del 2008 e la stagione successiva 46 presenze–
Vincenzo PalumbGOL, 53 gare in bianco suggellate da 25 gol, a Viterbo 24 (nel 2010) e 5 reti;
-Marco Testa , 61 presenze con 3 gol in maglia Bianca tra il 2007/09, 49 con 2 gol a Viterbo tra il 2010/12
-Mirko Miceli, tra il 2015-16 e andata del 2016 ad Olbia firma 47 partite e 4 gol, a dicembre del 2016 va a Viterbo, 13 gare ed 1 gol;
Altri nomi di prestigio, talvolta importanti e decisivi per una sola delle squadre, sono:
-Daniele Bordacconi con 54 presenze e 11 gol per noi tra il 2007 ed il 2009, l’anno dopo a Viterbo solo 8 presenze;
– Agodirin Kolawole, colored di spessore, ad Olbia 15 presenze 2 gol nel 2006, l’anno dopo a Viterbo 33 gare e 10 reti;
-Daniele Bricchetti ad Olbia disputa 15 gare, nell’era Puccica che, lo porta con sé a Viterbo nel 2010 dove completa 10 gare;
-Cristiano Gagliarducci, difensore centrale, 48 presenze nella Viterbese, appena 6 con noi ai tempi grami di Pochesci;
-Simone Cirina, ad Olbia 64 ticket e 7 reti, in due stagioni, a Viterbo 17 e 2 gol;
-Roberto Franzese: mediano di interdizione, nel 2014, nell’Olbia in D 16 presenze; a Viterbo ne 2011-12 chiude con 29 presenze;
–Roberto Travaglione, nel 2006 ad Olbia 20 presenze, nel 2012 a Viterbo in serie D 14;
–Khalifa Babacar prima nel 2014 ad Olbia 28 presenze e 9 reti, poi alla Viterbese 12 gare e 5 gol;
-Fabio Oggiano in una sola stagione, all’andata del 2014-15 con noi 13 gare 9 reti, a Viterbo 16 presenze e 5 reti.
Tore Zappadu.
