DIFFICILE, MA… NON IMPOSSIBILE
È davvero un battesimo importante, per la giovane Olbia di Max Canzi. La prima volta nel mitico La Fiorita di Cesena che, pur cambiando aspetto e denominazione (oggi è Orogel Stadium-Dino Manuzzi), è stato il palcoscenico storico della gesta di una delle squadre più titolate che milita nel nostro girone. Persino lo stadio ha una serie di primati rilevanti a livello nazionale, per bellezza, funzionalità dei servizi (Real Box a bordo campo), per la vicinanza delle tribune e per il fatto che è stato il primo stadio interamente coperto costruito in Italia. Nella pratica sportiva, quel che conta per noi è che di fatto il rettangolo di gioco è super per giù quanto il Nespoli, visto che è sì largo 3 metri in più, ma è più corto di 2 metri.

All’andata, nel primo confronto assoluto nella storia delle due squadre, assistemmo alla più bella partita vista  al in questa stagione. Un incontro divertente, con tante occasioni da una parte e dell’altra. L’Olbia fu sconfitta da un gran gol di tacco di Caturano che al 94’ portò a casa i 3 punti, dopo che noi oltre a 12 occasioni, contro le loro 8, nitide per andare in rete centrammo anche la traversa con Brignani, la cui espulsione al 74’ ci costò davvero cara.
Adesso, al di là dello scenario prestigioso, di cui abbiamo scritto poco sopra, quel che dovremmo affrontare all’ora di pranzo di domenica, è obiettivamente l’ostacolo più complicato tra tutte le trasferte affrontate finora. Lo dicono i numeri e le prestazioni dei ragazzi di Viali.
IL CESENA CASALINGO
Tra le mura amiche hanno conquistato 22 dei 40 punti sin qui accatastati. Hanno perso una sola gara, contro il Modena per 1-2, di stretta misura che con un po’ più di attenzione e fortuna (un palo colpito da Bortolussi sull’1-1, che avrebbe cambiato il volto della partita) avrebbero potuto evitare.
Per il resto hanno accumulato nelle 11 gare casalinghe 6 vittorie e 4 pareggi. Il loro punto di forza di forza è la solidità difensiva, visto che sono la squadra che in casa ha incassato meno reti nel girone: solo 4 reti subite, di cui 2 proprio nella sconfitta con Modena, con la doppietta di Bonfanti che in occasione del secondo gol è stato lasciato solo dai centrali difensivi bianconeri nella comoda deviazione di testa su un bel servizio di Azzi.
La terza rete a sfavore è arrivata nel vittorioso 2-1 contro il Pontedera rete, con il goleador principe del girone che di testa manda alle spalle di Nardi un calcio d’angolo di Caponi. L’ultima rete, anzi autorete  in ordine di tempo è stata una fortuita e “strampalata” deviazione di Gonnelli alle spalle di Nardi, su un traversone di Jallow del Montevarchi, non così complicato da poter gestire.
Sta di fatto che, in 8 gare su 11 all’Orogel, hanno conservato la verginità difensiva.  Anche i 4 pareggi (Gubbio, Imolese, Pistoiese e Viterbese) sono finiti a reti inviolate. Di contro nelle altre 7 gare in cui sono andati siglato 14 reti, una media di 2 a partita, con Bortolussi in prima fila visto che 6 delle 9 reti fin qui realizzate, le ha segnato davanti ai suoi tifosi.
In queste 11 sfide casalinghe, gli uomini del “cavalluccio marino”, hanno creato, oltre le 14 realizzazioni, qualcosa come 46 occasioni da gol, riducendo a 26 i pericoli inversi, oltre le 4 “capitolazioni”. Hanno collezionato 56 corner subendone 45. Dopo la sconfitta con Modena, nelle successive 8 gare casalinghe, hanno vinto 7 volte e pareggiato, per 0-0 con Pistoiese e, nell’ultima gara disputata sabato scorso, con Viterbese. Guardando i parziali di queste ultime 8 sfide, i Bianconeri  ne hanno vinto sei, limitando al minimo (con 11 pericoli seri alla porta di Nardi) le occasioni degli avversari di turno.
Eccezion fatta con la Viterbese che nello 0-0 di sabato scorso ha messo davvero in difficoltà sia la costruzione del gioco degli uomini di Viali, sia la difesa bianconera non proprio impeccabile, nelle altre occasioni non c’è stata davvero storia, in particolare con Fermana (vittoria per 4-0) e Pescara (1-0) in cui gli ospiti non sono mai riusciti a creare una azione che una degna di nota.

L’ULTIMA GARA AL MANUZZI

Con la Viterbese, ancora ultima della classe in tandem con Grosseto, che è comunque imbattuta  nelle ultime 4 gare, avendo inanellato quattro 0-0 consecutivi, un discreto Cesena non riesce a passare, anche perché a larghi tratti il giro palla dei laziali ha messo in chiara difficoltà i romagnoli. Il Cesena con il suo solito “albero di natale” 4-3-2-1, non riesce a sfruttare la consueta verve a centrocampo, considerando anche la non ancora perfetta condizione di Brambilla reduce da un lungo infortunio per stiramento al polpaccio.
Per questo i bianconeri si affidano ai rilanci lunghi ed alle sortite sulle fasce, dove come sempre è protagonista il nostro ex Candela. In questo contesto non sono davvero mancate le occasioni da entrambe le parti:

– Al 12′ ennesimo cross dalla destra di Candela che trova Favale all’interno dell’area, stop e conclusione centrale respinta con i pugni da Fumagalli, all’esordio con i laziali.
-Al 16′ disimpegno sbagliato di Gonnelli, ne approfitta Volpicelli che entra in area e calcia col sinistro, ma Ciofi si oppone deviando in corner.
 -Al 18′ Viterbese ad un passo dal vantaggio, cross di D’Ambrosio per Adopo sul secondo palo, il centrocampista francese colpisce di testa ma Nardi è strepitoso e salva.
-Al 25′ di tacco Volpe serve ancora Adopo che da posizione favorevole calcia male.
-Al 37′ Pierini dalla sinistra appoggia all’indietro per Bortolussi che calcia di prima intenzione, Urso in spaccata ci mette il piede e devia in angolo.
-Al 61′ Adopo ricambia il servizio a Volpe che da buona posizione calcia di sinistro, con difficoltà Nardi blocca in due tempi.
-Al 63′ Bianchimano, il neo acquisto della Viterbese, appena entrato in sostituzione di Volpe palla in area, sterza sul destro e calcia con l’interno, ma il tiro da posizione favorevolissima è troppo debole.
-All’81 azione manovrata della Viterbese con Volpicelli che scucchiaia per il solito Adopo, sponda di testa per Calcagni che calcia al volo, ma trova ancora la risposta di Nardi;
-All’87’ si rivede Candela dalla destra con un filtrante aereo calibrato per Caturano che di testa non trova la porta;
-Al 93′ ancora Candela dalla destra per Ilari che tenta l’intervento in spaccata ma manda alto.
Insomma  0-0 sì, ma tutto fuorché monotono.

IL CALCIO MERCATO DEL CESENA
Due importanti ed esperti rinforzi mirati per mister Viali.
In attacco arriva Filippo Pittarello (1996), reduce da sei reti nelle diciotto gare giocate con la Virtus Verona (Girone A della serie C) nella prima parte della stagione in corso, dopo gli otto centri nel passato campionato. Prima del debutto tra i professionisti aveva disputato sette stagioni in Serie D (con le maglie del San Paolo Padova, Padova, Montebelluna, Luparense, Correggese, Castelvetro, Imolese e Caronnese) andando a bersaglio 48 volte.
Sempre dal Veneto, ma sponda Vicenza in serie B, dove questa stagione ha timbrato 17 presenze, arriva Marco Calderoni (1989). Il difensore sempre tra i professionisti  ha giocato anche con Piacenza, Palermo, Ascoli, Bari, Latina, Novara e Lecce. In tutto 415 gare, tra serie A (27), serie B (350) , Serie C (18) e Coppa Italia (20) condite da 13 gol,  messe insieme a partire dalla stagione 2007/08.
Tore Zappadu