NON SIAMO ALLA DISPARIZIONE,
MA POCO CI MANCA
Rieti-Olbia 2-2
Rieti: Zonfrilli; Martorelli, Costalunga, Bassini, Ghidini, Battisti, Cericola (69’ Di Curzio), Tirelli, Marcheggiani, Cardarelli (61’ Amico), Tolomei (76’ Piras); a disp.: Landi, Tiraferri, Petrongari, Celli, Damiani, Kameni; All. Piras
Olbia: Mazzoleni; Doddo, Peana, Tricoli, Florian (65’ De Cicco); Steri, Brenci; Mastinu, Molino (53’ Ribeiro), Aloia (77’ Ricciardi); Giglio; a disp.: Van Der Want, Falasca, Formuso, Miceli, Cejas, Riehle; all. Biagioni
Arbitro: Fiero di Pistoia
Reti: 5’ Marcheggiani (rg),11’ Mastinu, 38’ Giglio, 86’ Bassini;
Note: angoli 14-3 per Rieti; Espulsi: 87’ Doddo per somma gialli, 89’ Steri rosso diretto; amm.: Peana (va in diffida), Tolomei, Aloia; rec. 1’ e 6′.
La cosa più bella è di aver salvato la pelle in una situazione infernale.
Come al solito, ci manca sempre un centesimo per diventare ricchi. E stavolta, dopo aver rimediato al rigore iniziale, con una stangata di Mastinu, finalmente premiato per la sua caparbietà, era arrivato il solito sigillo di GiglioPentaBomber che, anche per una certa padronanza del campo, sembrava presagire alla prima vera impresa di questo scarso inizio di torneo.
Così non è stato perché i locali, ammortizzati dal nostro fraseggio seppur sterilissimo del secondo tempo, dopo l’attesa sfuriata (1 legno di Marcheggiani) di inizio ripresa, praticavano l’assalto alla diligenza tra l’84’ e l’88’: tre corner, due tiri ed una punizione (l’ennesima e stramaledetta legge del gol su piazzato) che raggelavano qualsiasi entusiasmo e, anche per via delle due consecutive uscite di Doddo e Steri, ci portavano diritti, diritti sull’orlo dell’abisso. Ma seppur in 9 e contro anche i 6’ di recupero decretati da un arbitro comunque insufficiente, alla fine siamo usciti smazzati ma non del tutto mazziati.
Insomma faticosamente recuperiamo il primo punto fuori casa. dopo aver perso i primi due nel recupero con Trastevere. Un luogo comune dice che chi si accontenta Gode. In tutta onestà una media da 1,6 punti a partita ci consente di sperare in una salvezza tranquilla.
Ma di godere davvero non se ne parla.
E mercoledì c’è la Torres all’Acquedotto, la madre di tutte le partite… e forzatamente rinunciamo a Steri (oppure no, per le strane alchimie sulla pubblicazione dei referti?).
Insomma, se questo tutto questo vi rende felici e gaudenti, beati voi.
Ad Majora, sempre e comunque
Simprie