OLBIA-PONTEDERA 2-0
Olbia (3-4-1-2): Van der Want; Brignani, Boccia, Emerson; Pinna S. (75’ Palesi), Travaglini (75’ Renault); Lella, Chierico (52’La Rosa); Biancu (85’ Occhioni); Ragatzu, Udoh. All. Canzi. A disp. Tornaghi, Pisano, Barone, Pinna G, Lapia, Belloni, Sanna, Mancini

Pontedera (3-5-1-1): Angeletti; Matteucci, Espeche, Bakayoko; Perretta (92’ Benericetti), Barba, Caponi, Catanese, Regoli ( 61’ Shiba); Benedetti (71’ Mattioli); Magnaghi. All. Maraia. A disp. Sposito, Bardini, Marianelli, D’Antonio, Parodi, De Ioannon, Santarelli
Arbitro: Claudio Petrella di Viterbo.
Reti: 90’ Daniele Ragatzu, 93’ Christophe Renault
Note: angoli 2-6 per Pontedera, amm. Renault; rec. 0+4’30”.

BELLO, BELLO, BELLO da capogiro,
BELLO, BELLO, BELLO senza respiro….

 

Stavolta CI siamo anche noi, là nell’Olimpo dei forti, dove quando lo spettacolo della partita è ai titoli di coda, i Forti sanno anche pungere e fanno male… tanto male.
A questo rito malefico, in questa stagione abbiamo fatto il callo per ben quattro volte:
-con Cesena  e Caturano al 91’ nello 0-1 del Nespoli;
-con la Reggiana e la doppietta di Lanini all’86’ ed al 91’in trasferta;
-con il corner di Drudi a Pescara all’84’;
-per finire nel modo più amaro a Siena con il furto del gol in fuorigioco al 91’ di Karlsson per il 2-3 finale.
Adesso la dea della giustizia sportiva si è ricordata di noi ed ha suggerito al nostro Re 5Moro Udoh di insistere e resistere fino alla fine alle sgomitate, ai falli non visti dall’arbitro (comunque equanime nel lasciar giocare) e gli ha consigliato di inseguire quella palla persa del piazzato di Brignani, costringendo Bakayoko a riffugiarsi in angolo per il nostro secondo ed ultimo “guizzo” dalla bandierina:
-siamo all’ 89’ e 31”, quando Puma Emerson-canhoto azzecca la testolina di La Rosa (quanta inutile panca per il nostro gladiator) che pur non potendo indirizzare in rete, finisce per spizzare giusto giusto, per il destro del divin esteta di Quartu Danielinho che in questa occasione trova stop, controllo, potenza, direzione e rete per… imbalsamare gli amaranto e… riportare la palla al centro.
Ma, quando gira bene, gli  dei dell’Olimpo calcistico amano, persino esagerare.
E così nei 4’ e 30’’ di recupero (per via del cambio tra Benericetti e Perretta), mentre tutti aspettiamo l’assedio dei Toscani Incazzati…
King Udoh Paul…..
continua ad ascoltare la sua sirena e si defila a destra lontano dal suo “carceriere” potente ed esperto che per 90’ lo ha davvero “incatenato”, per contendere e ghermire a Catanese un pallone nella linea di centrocampo e proporre a Lella una ripartenza veloce.
Il Nunzio di Sant’Eramo chiede ed ottiene una “raccomandata A/R” all’immancabile Danielinho, per poi restituirla al solo ed unico King della Storia Bianca… che vola, vola, vola sulla destra, ma alza anche gli occhi e guarda lontano, dalla parte opposta laddove…
il pendolino delle officine Renault partito da Desio, si propone al fraseggio magnificamente, alla sua prima corsa in serie C incastonando nella corona del suo esordio una perla di magnifica fattura, con un mancino imparabile, per il nostro storico 2-0.
Quel pendolino, quel ragazzo di 19 anni 9 mesi e 10 giorni, nato in Brianza a dispetto del suo cognome Très-Important, bagna il suo battesimo in Maillot-Blanche con la serie C, con un gol che, glielo auguriamo di tutto cuore, può davvero essere soltanto preludio ad una bella stagione e lunga carriera.
La partita è tutta qui, in questi ultimi 5 minuti che ne hanno incorniciato la storia.
Il resto, quegli 89 interminabili minuti di premessa saranno raccontati (da altri) per la brutta giornata del capocannoniere Magnaghi, appena tre conclusioni tutte alte, da frustrazione ed oggettivamente BOCCIAto,. senza appello da un ventenne francobollatore senza paura, nel tanto atteso e temuto esame del Nespoli.
Ci sarebbe da raccontare anche della netta superiorità amaranto nel possesso palla (comunque sterile), del tiro cross di Caponi e la risposta strepitosa di VdW, volato a disinnescarlo in angolo al 40’ del primo tempo per non macchiare la meritatissima festa del clean sheet alla sua 50
ª partita con la maglia della SUA OLBIA.
E, perché  dimenticarla, anche la grande intuizione di Angeletti sulla mezza rovesciata ravvicinata di Lella, servito da Pinna, al 56’. Insomma se fosse finita 0-0, avremmo comunque potuto affrontare persino dignitosamente un “racconto” articolato e di un qualche spessore critico.
MA….
questo 37° confronto tra Olbia e Pontedera, non sarà mai raccontato in quel modo, perché nel RICORDO rimarrà Indimenticabile nella Nostra Storia SOLO PER quei MERAVIGLIOSI, STRABILIANTI E ORGASMICI Cinque minuti finali… e quindi finiamo come abbiamo cominciato

BELLO, BELLO, BELLO…capolavoro,
BELLO, BELLO, BELLO me ne innamoro…

 

 

e quindi…Ragazzi grazie, grazie, grazie per questo regalo Novembrino (mese quasi mai fortunato nella nostra storia) e godetevi questo splendido momento e questa Storica vittoria.
Ad Majora, OlèOlbiaOlè,
Simprie.