S.D. TAVARNELLE-OLBIA 0-2
San Donato (4-3-1-2):
Cardelli; Carcani (75’ Montini), Siniega, Gorelli, Sepe (64’ Galligani), E. Rossi (89’ Borghi); Bovolon (64’ Regoli), Bianchi; Marzierli, Noccioli (64’ Gerardini), Russo.
A disp.: Campinotti, Biagini, Pezzola, Contipelli, Calamai, Viviani, Gjana,Ubaldi. All.:Buzzegoli
Olbia (4-3-1-2): Sposito; Fabbri F, Bellodi, La Rosa; Arboleda, Dessena, Biancu (68’ Corti), Sperotto; Zanchetta; Contini (52’ Incerti), Nanni (36’ Babbi).
A disp.: Van der Want, Gabrieli, Secci, Sanna, Occhioni, Sueva, Boganini. All.: Occhiuzzi
Arbitro: Davide Gandino di Alessandria
Reti: 20’ Luca La Rosa; 31’ Daniele Dessena.
Note: angoli 6-2; amm.: Sperotto, Sposito, Incerti, Corti (va in diffida) e Babbi; Sepe e Galligani; rec.: +3’+6’.

Tre vecchietti (Dessena, La Rosa e Sperotto), un ’97 (Arboleda) e 10 millennials (Sposito, Bellodi, Fabbri, Biancu, Zanchetta, Contini, Nanni, Babbi, Incerti e Corti): amalgamati a meraviglia, incazzati quanto basta, cinici al punto, pronti a colpire quando serve e coprirsi con ordine ed efficacia per tutti i 96’, ci hanno regalato il più insperato degli orgasmi sportivi.
Questa IMPORTANTISSIMA VITTORIA è il meritato frutto di un gruppo che non cerca alibi, assenze, malasorte od altro e si rimette in cammino per conquistare il sogno più bello cui potessimo aspirare dopo un girone di andata da inferno dantesco.
Bello, davvero bello che sos duos mannos Luca e Daniele, quello appena arrivato, abbiamo sbrogliato da subito l’intera pratica di una sceneggiatura che, anche a sperarlo, non avrebbe potuto essere così maledettamente appassionante e gioiosa.
In sostanza, non abbiamo lasciato uno spazio che uno,  ad alcuna iniziativa avversaria, solo qualche tiraccio  (Sposito sempre attento e pronto), qualche tuffo di troppo dentro l’area (giusta l’ammonizione per simulazione a Galligani), per il resto tutto secondo copione, per non ripetere MAI PIU’ quel che abbiamo consentito all’Imolese appena tre giorni fa.
Bravi tutti, nessuno escluso, anche i quattro (Contini, Nanni, Babbi e Corti) che lì davanti hanno dovuto fare il lavoro sporco di tener botta e palla lontano dalla nostra metà campo.
In almeno quattro occasioni (Babbi e Corti) avrebbero, con un po’ di coraggio e attenzione in più, persino potuto permettersi di siglare la loro prima marcatura in maglia bianca (oggi tutta nera, come si usa nelle solenni manifestazioni celebrative).
La difesa è stata imperforabile, giganteschi Bellodi, La Rosa e Fabbri, inesauribili sulle fasce Arboleda (a mio avvio il migliore in campo) e sempre prezioso Sperotto.
Nella mediana Biancu, Dessena e Zanchetta hanno tenuto botta per tutta la gara spezzando le loro trame, chiudendo i corridoi del loro fraseggio e bravi a rilanciare le nostre insidie dentro la loro metà campo.
Da cineteca il gol di Dessena che, come da manuale del calcio, è riuscito a spiegarci che anche con i tiri da lontano si può fare la “bua” all’avversario e portare a casa i l’intera posta in palio.
A quota 34 punti si può osservare, senza patemi tutto quel che sta per avvenire in questa serata che completa il quadro della trentaduesima di campionato.
Di gare, ne mancano 6 alla fine ed a noi, mancano ancora 8 punti per la quota salvezza e, seppur complicato raggiungerli in questo combattuto finale di stagione, l’impresa di oggi ci rassicura non solo sul potenziale di una rosa che (anche in situazioni di emergenza) dimostra appena il suo reale valore, ma sulle possibilità di continuare a “godere” come e più di questo pomeriggio
A quota 34 punti, in attesa della risposta della Torres, per un paio di orette siamo davanti ai fradiles “magnagiocca”.
Non era mai capitato, in questa stagione, e per quanto piccola possa sembrare, anche questa è una impagabile soddisfazione di goduria irrefrenabile .
Ad Majora Ragatzi, nunc et semper OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu