ARRIVA la partita più complicata per Noi, nel momento più importante e decisivo della stagione.
La Vis Pesaro, bestia nera del nostro passato prossimo e remoto, anche in questa stagione è nostra diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

All’andata perdemmo per una rete nel finale (al 90’ Gelmi non trattenne il tiro di Egharevba e sulla sua corta respinta Aucelli mandò il rete il tapin decisivo) giocando, di fatto, molto meglio dei biancorossi.
Da allora, molta acqua “torbida” è passata sotto i ponti di entrambe squadre.
La Vis, dopo Olbia, nelle successive 18 gare ha “aggiunto appena 12 punti ai 7 conquistati nelle prime 3, l’Olbia, allora ferma a 3 punti, nello stato lasso di “gare” è arrivata a 18 punti (uno in  meno rispetto al Pesaro) riducendo lo svantaggio ad un solo punto.
La “anomalia” rispetto all’andamento stagionale è  che entrambe arrivano allo scontro diretto dopo due convinti vittorie e, questo evento, è la prima volta che capita simultaneamente in questa stagione.
Strepitosa l’impresa degli uomini di Brevi in quel di  Fiorenzuola, dove lo 0-3 finale, è arrivato dopo una prestazione senza alcuna sbavatura e con un punteggio persino inferiore al grande merito di Gavazzi e compagni che hanno costruito altre 3 importanti palle gol, sena subire alcun fastidio verso la loro porta.
Oscar Brevi, ex mister Bianco nella stagione dei playout vincenti a Gorgonzola, ha sostituto Sassarini, esonerato dopo la debacle casalinga (0-4 col Gubbio) agli inizi di dicembre e, dopo 3 sconfitte, in casa con Cesena e Recanatese, in trasferta a Carrara, ha “costruito” questo clamoroso 0-3 in casa del Fiorenzuola, come detto, dopo una prestazione maiuscola in cui tutto ha funzionato secondo le migliori aspettative.
Va anche detto che anche le ultime negative prestazioni casalinghe, comunque sempre condizionate dalle pessime condizioni del Benelli, sono state abbastanza convincenti, nonostante la sconfitta (meritata con il Cesena), assolutamente rocambolesca quella con la Recanatese.
Nel derby casalingo, della prima di ritorno, su un piazzato calciato da Senigaliesi al 92’, il giovane portiere Campani, all’esordio in questa stagione, preferito a Farroni da mister Brevi, esce in maniera goffa e sconsiderata sulla deviazione aerea in mezza rovesciata di Sbaffo che decide la partita per i suoi colori.
Una sconfitta l’ultima in casa con Recanatese, doppiamente dolorosa viste le 6 buone occasioni, il palo di Rossoni, la clamorosa “steccata” di Pucciarelli (importanti trascorsi in serie A col Chievo) che dopo una “fuga” di 40 metri, solissimo di fronte al portiere infrange il suo destro maldestro sullo scarpino del Fallani.
Insomma l’Olbia si troverà di fronte una Vis, ben diversa da quella incontrata al Nespoli, indubbiamente molto più motivata e sicuramente più registrata in tutti i reparti.
A Fiorenzuola, con il pressing alto, un ritmo doppio rispetto agli avversari e la consueta abilità nello sfruttare le palle da fermo (massima attenzione a Di Paola), hanno messo in mostra tutte le loro qualità, segnando  tra l’altro in una sola gara, un terzo (3 reti) di quante (9 reti) erano riusciti a realizzare nelle precedenti 20 partite.
Diretta concorrente quindi che, oltre al piccolo vantaggio in classifica, ha ovviamente anche quello più grosso della vittoria nello scontro diretto del Nespoli e, come ricordato, Bestia nera per l’Olbia in quanto, allo stato dell’arte, la Vis Pesaro è l’unica squadra “storica” tra quelle che affrontiamo in questa stagione, contro la quale NON abbiamo mai vinto.
Finora i 7 precedenti parlano di 3 pareggi e 4 sconfitte, 3 gol fatti (Misani, Frenati su rigore e Ragatzu lo scorso anno) ed 8 subiti (Morganelli, Compagno, Eusebi, doppietta di  Aldo Piccoli, un’ala sinistra di Fano che nelle sue 61 presenze con la maglia biancorossa segnò solo quelle due reti contro di noi il 19 aprile del 1970, poi ancora Cannavò e Marcandella lo scorso anno ed Aucelli nella “beffa” del Nespoli  lo scorso settembre).
Loro non avranno Gavazzi, squalificato, ma recuperano Cusumano e, nonostante diversi indisponibili, su tutti proprio Marcandella (rottura legamento crociato), sono comunque  ben “coperti” in ogni reparto.
Sulla fascia destra (Rossoni, Cannavò, Pucciarelli) operano al meglio e con più incisività, Fedato è, nei fatti il loro Ragatzu, vale a dire punto di riferimento per tutte le “operazioni” offensive.
LA GARA si disputerà  domenica pomeriggio alle 14,30 allo stadio Tonino Benelli.
Per l’Olbia quella di domenica è la sua 791ª partita della C unica, comprensiva anche delle 60 gare del periodo “ante e post” guerra mondiale, per la Vis Pesaro in serie C si tratta invece della 893ª gara in C tendendo conto anche degli 8 campionati  pre&post bellici e degli 8 campionati in C1.

ARBITRO

Dirige il Signor CARLO RINALDI (nella foto) della sezione di Bassano del Grappa, alla sua terza stagione in serie C.
In queste 3 stagioni ha avuto modo di arbitrare sia i Bianchi che la Vis Pesaro.
A noi non portò fortuna visto che, nella prima stagione di Canzi a Pontedera con lui arbitro, perdemmo per 2-1 (reti di Udoh, Milani e Magrassi); arbitrò bene limitando le ammonizioni  a 5, anche se all’84’ un crosso di Arboleda viene deviato in corner con il braccio aperto da Perretta dentro l’area di rigore ma, ne arbitro ne segnalinee vedono il fallo.
Con la Vis fu davvero un campo di battaglia in casa del Teramo: 10 ammoniti nel taccuino dell’arbitro, mai per lui così tanti in C fino ad oggi, ed una vittoria esterna per Pesaro che, dopo un primo tempo dominato dagli abruzzesi  con una rete nei primi minuti e due occasionissime fallite davanti a Farroni, per chiudere una gara i biancorossi riacciuffano e vincono per 2-1, grazie a due papere del portiere del Teramo e, per contrappeso, una prestazione superlativa di Farroni nella porta avversaria.
Rinaldi in C finora ha diretto, nei tre gironi, 26 gare in totale e nelle quali per 10 volte hanno vinto le squadre di casa, 9 i pareggi e 7 le vittorie in trasferta.
In C il fischietto di Bassano, ha nel suo bilancio complessivo 115 ammonizioni (4,8 a partita) 7 espulsioni per doppie ammonizioni, nessuna espulsione col rosso diretto ed ha concesso in tutto  5 rigori, di cui 4 decisivi per il risultato finale ed uno, quello concesso all’Alessandria a Cesena, nella sua ultima gara diretta nel 2021, utile solo per il gol bandiera dei grigi piemontesi nel 3-1 subito dai bianconeri.
Ad Majora Ragatzi e ora e sempre OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu.