Olbia-Giana Erminio 2-1
Olbia (4-3-1-2): Van Der Want, Pisano, Della Bernardina, La Rosa, Pitzalis, Lella (68’ Biancu), Muroni, Pennington, Doratiotto (78’ Verde), Parigi, Ogunseye (60’ Vallocchia). A disp. Barone, Crosta, Mastino, Zugaro, Bah, Belloni, Manca. All.: Michele Filippi.
Giana Erminio (3-4-1-2): Leoni, Perico (75’ Zulli, Gambaretti, Pirola, Solerio, Pedrini (25’ Duguet), Pinto, Remedi (76’ Piccoli), Perna, Cortesi (56’ Gioè), Mutton. A disp. Marenco, Tota, M’Zoughi, Sosio, Cazzago, Serafini, Otelé, Fumagalli. Allenatore: Riccardo Maspero.
Arbitro: Matteo Marchetti di Ostia Lido.
Reti: 4’ Pedrini, 54’ La Rosa, 63’ Parigi
Note: corner 4-2; amm. Pirola, Pinto, Muroni; 92’ espulso Pitzalis per doppia ammonizione. Spettatori 840 (375 paganti). Rec.:+3’/+4’

Vincere una gara così complicata, non è stato per niente facile.
A cominciare dall’immediata vigilia del fischio di inizio.
Nove giocatori colpiti da una non meglio precisata epidemia (febbre alta) da iper ritiro precampionato e, una mezza dozzina non compiutamente “disponibili”, quantomeno tra gli 11 titolari.
Dall’altra parte del rettangolo di gioco, un avversario giustamente scazzato dalla sconfitta casalinga con il Renate, frutto più di episodi sfortunato che di vera superiorità avversaria.
Senza Vallocchia e Biancu, con Ogunseye debilitato, idem Pitzalis , Lella (fasciato in testa), La Rosa con la maschera protettiva per la frattura al naso rimediata a Siena; insomma un mezzo “cottolengo” contro gli indemoniati giovanotti di Maspero che, soprattutto nel primo tempo hanno fatto il buono e il cattivo tempo, tendendo sempre il pallino del gioco.
Meritatissimo il vantaggio di Pedrini, anche se presumibilmente avvantaggiato da una delle mille incursioni di uno scatenato Solerio (nello specifico in sospetta posizione di fuorigioco) il cui traversone viene accompagnato dalla spizzata di Cortesi  per un indisturbato Pedrini che scardina qualsiasi “impossibile” difesa di VdW. Per inciso, sugli spalti a seguire le gesta de giovane Matteo Cortesi c’era anche lo zio, Corrado Cortesi  attaccante bianco(58 gare e 9 gol), in due stagioni tra fine anni ottanta e metà anni novanta.
Ha ragione Filippi quando, a fine gara, racconta dei suoi ragazzi “valorosi e compatti” che hanno vinto la gara proprio in quel difficilissimo primo tempo, quando le “condizioni fisiche precarie” unite alla difficoltà del vento contro, non sono naufragati nonostante la indubbia prevalenza avversaria. Alla ripresa del gioco, ci pensa la testolina pensante di Luca La Rosa (enfant du pays) a raccogliere il sempre più preziosi servizi di Mister Corner  Mattia Pitzalis al suo terzo assist dall’angolo, nelle prime due gare di campionato. Eppoi avviene che escano dall’astanteria Vallocchia e Biancu, a dar senso e vigore alle folate bianche, in cui Parigi, e Doratiotto sembrano ritrovarsi a meraviglia. Il mancino di Rieti, in particolare, al 63’ accompagna lo slalom ubriacante del suo piede fatato, con un tiro angolato che supera Leoni, ma viene ribattuto dal suo palo proprio sulle “fauci” di un predatore come Parigi che, da due passi, in efficace ordinazione, non può sbagliare. Risolto il problema del sorpasso, alla fin della fiera ci pensa VdW  il portierone olandese “marchiato 4mori” che in tutti i momenti delicati e soprattutto in 3 stratosferiche palle gol (due di Mutton ed una di Perna) nega la gioia di un pareggio (ai punti sicuramente meritato) ai comunque bravi ragazzi di Maspero.

Insomma, è andata com’è andata, ma la fortuna e di trovarsi ancora lì… Davanti, laddove il Sole illumina e Tavolara ci protegge, là dove i dolori delle febbri “buddusoine” si stemperano nei sorrisi “sfatti” dalla fatica e radiosi per la gioia.

Sorrisi di questi giovani ragazzi (i più giovani di tutta la C) che meritano tutto il bene che si stanno costruendo, e che oggi si sono (e ci hanno) regalati. Segnali buoni anche dagli spalti, Olbiabella soffre, lotta, gioisce e cresce anche grazie agli instancabili cori e canti della curvamare, ed adrenalina pura anche nelle tribune “benemerite”.

Grazie Ragazzi, oggi avete saputo scavalcare un ostacolo difficilissimo e il Domani non può che essere Vostro.

Auguri e Ad Majora, nunc et semper : OLéOlbiaOlé.

Tore Zappadu