GRANDOLBIA


Olbia-Livorno 4-2

Olbia: Aresti; Pinna, Dametto, Iotti, Cotali; Muroni, Feola, Vallocchia; Biancu, Silenzi, Senesi (86’ Geroni); a disp.: Van der Want, Manca, Murgia, Pisano, Oliveira, Choe, Del Vecchio, Mossa. All. Mereu.
Livorno: Pulidori; Perico, Borghese, Pirrello; Morelli (64’ Pedrelli), Luci, Bruno (64’ Vantaggiato), Valiani (85’ Giandonato), Bresciani (80’ Perez); Montini, Maiorino; a disp.: Mazzoni, Sambo, Manconi, Gemmi, Gonnelli, Kabashi, Zhikov. All. Foschi.
Arbitro: Perotti di Legnano
Reti: 38’ e 63’ Senesi, 40’ Maiorino, 45’ Borghese, 51’ Vallocchia, 90’ Biancu
Note: corner 4-4; espulsi: 66’ Borghese; 72’ Vallocchia; amm.: Bruno, Borghese, Pinna, Pirrello; rec.: 1’ e 4’.
Non ci posso credere!
E se fosse un sogno… Lasciatemi sognare! Quel che non hai osato neppure immaginare, quel che nessuno era in grado di attendersi, quel che appariva impossibile… si è materializzato in un incontro unico, in un’impresa epica che non potrà mai essere dimenticata. In una parola: Memorabilia!
Il 4-2 dei nostri Boys, alle condizioni date, assume i contorni di una splendida e incommensurabile conquista.
Bravi, Bravi, Bravi. Non era facile, né in alcun modo preventivabile.
Privati, per ragioni diverse, di giocatori come Ragatzu, Ogunseye e Piredda, siamo scesi in campo con un handicap di quasi sei anni nella media degli undici iniziali: 22,8 la nostra età media, 28,4 per loro.
Ma, nel corso dei 95’ complessivi, questo gap di esperienza, blasone e di pedigree allo stato dell’arte è stato controproducente per la ex capolista del girone.
Ricordo che, all’andata, uscimmo dal campo sconfitti, ma con la netta convinzione di non essere stati per niente inferiori a loro che, a quei tempi, volavano col vento di poppa . Oggi, quella sensazione si è materializzata, grazie ad una combinazione di fattori più che perfetta.
Mereu, l’inimitabile mastro Bernardo di questi soccer-boys, non ha sbagliato niente. Anche l’ingresso di Geroni, a pochi secondi dal gong, è stato (oltre che decisivo per chiudere i conti con gli avversari) anche un coup de theatre di grande spessore.
Il modulo con la difesa a 4, ha retto a meraviglia, la prevedibile superiorità numerica e fisica dei loro 5 di centrocampo. Il tutto grazie alle dighe erette sulle fasce da due scatenati Pinna e Cotali i quali (che ve lo dico a fare?) sono stati stratosferici in fase di contenimento e di riproposizione nelle ripartenze.
Alla fin fine, abbiamo preso gol negli unici due mancati interventi di testa. Uno da Dametto (nel primo gol) e l’altro (sull’ennesimo killer-corner) di Iotti che avrebbe dovuto vedersela con quel lungagnone di Borghese.

Per il resto, anche grazie ai nostri due bravissimi centrali, non abbiamo concesso quasi niente ed Aresti, sempre attento, in questa gara ha semplicemente timbrato il cartellino. Ma è al centro del campo che Muroni, Feola e Vallocchia hanno retto il confronto al di là di ogni più rosea speranza. Hanno corso come dannati, senza mai dare cenni di cedimento. Nel primo tempo hanno sofferto per il vento a sfavore, ma hanno ribattuto colpo su colpo, a Luci e compagni. Poi Vallocchia ha sfruttato il vento per sciagare una stilettata di destro (e sottolineo di destro) che il pari età Pulidori, ha solo potuto raccogliere dal fondo del sacco.
Eppoi, lì davanti questi due ventenni di buon lignaggio (Silenzi e Senesi) hanno tenuto botta in maniera egregia; spesso sovrastati dalla potenza fisica degli avversari, talvolta colpevolmente sorvolata dall’arbitro (al 22’ la prima gomitata di Borghese a Silenzi meritava il rigore, se non l’espulsione). Non si sono mai scoraggiati ed hanno supportato i compagni fino all’ultimo.
A far da Cavalier servente ai nostri due giovanissimi frombolieri, un ispiratissimo Roberto Biancu che, senza alcun timore, ha contrastato, quasi sempre con successo, avversari del calibro di Valiani, Luci, e Bruno, icone storiche del calcio di serie C e tutti con il doppio dei suoi anni. Ed il millenial più coccolato dell’intero girone, stavolta ha coronato la sua splendida giornata con un gol da cineteca,di quelli che distinguono il campione dal semplice talento. Tutto questo dopo aver offerto, nel primo gol, un assist millimetrico allo scatenato Yuri di quest’oggi che, con la questa splendida doppietta, ha chiuso la discussione con chiunque (noi compresi) avesse ancora dubbi sulle sue doti di finisseur.
Ma, voglio insistere con Biancu, perché nel ricordare i suoi trascorsi nella gloriosa “Lanteri”, da Sardo turritano è stato in grado di chiudere con grande autorevolezza il match a favore dei 4mori evitando che, in questa sorta di derby “nascosto” in questa sfida, l’avessero vinta i nostri antichi rivali. Perché con i gol degli ex torresini (Maiorino e Borghese) oggi vestiti di amaranto, e la panchina di Foschi (tempo addietro) nostro epico nostromo, ma ormai da anni, con Torres e Alessandria, imbattibile nostro castigamatti, tutto questo sarebbe potuto essere.

Bello dunque che questo, non irrilevante, confronto incrociato tra storiche rivalità, sia stato appannaggio della troupe bianca griffata 4mori, grazie ad un sassarese puro sangue che, ad abundantiam, ha persino il bellissimo privilegio di chiamarsi…BIANCU.
Bene, adesso a quota 42 anche gli astri sono con noi. Siamo matematicamente salvi, decisamente sani e sufficientemente savi… nel non provare a disperdere questo meraviglioso e consistente patrimonio.
Ed allora, provate ancora a sorprenderci. Adesso, dopo tanta fatica, avete il Diritto-Dovere di regalarVi i Play Off.
Senza false illusioni, senza stupide pretese… divertitevi, divertiteci… Divertiamoci.
E quel che verrà sarà tutto oro colato; perché nessuno meglio di voi, così giovani e bravi, ha il diritto ed il gioioso piacere di Sognare in Grande.
Ad Majora Ragazzi, nunc et semper…. OléOlbiaOLé.
Simprie.