Meditterraneo o Cleopatra poco cambia, la musica è sempre la stessa: Olbia paga la colpa di essere Olbia. Una città lasciata allo sbando amministrativo da anni in incuria e di malgoverno. Stavolta ci sono stati solo danni e drammi umani, soprattutto di soppravivenza economica, che mettono a dura prova la resistenza dei nostri concittadini. E così come due anni fa, anche stavolta, il nostro campo di calcio paga il conto della sua posizione urbanistica. E’ una piccola cosa rispetto ai danni di tanti, troppi uomini e troppe famiglie imbrigliate dentro su un presente incerto ed un futuro dai contorni sempre più foschi. ma anche il calcio domenica prossima, per forza di cose e persino doverosamente, è costretto a fermarsi rinviando (stavolta solo di qualche giorno) la gara casalinga in calendario. Allora (due stagioni fa) toccò al Terracina, oggi è il Trastevere destinato a rimandare la partita.
Si gioca mercoledì 7, per inagibilità “endemica” del Nespoli e di Olbia Tutta… il resto è, comunque la pensiate, noia e disperazione!

Ripetitive ed insopportabili.
In attesa della prossima… Acqua!

Simprie
P.S.: per i non sardi, il titolo così recita:
ANCORA, ACQUA MALEDETTA E NON SOLO LEI!