PESCARA-OLBIA 2-0

Pescara (3-4-3): Di Gennaro; Frascatore, Drudi, Cancellotti; Nzita (84’ Veroli), Pompetti, Memushaj (78’ Busellato), Zappella; D’Ursi (78’ Marilungo), De Marchi (62’ Di Grazia), Bocic (62’ Galano). A disp.:Sorrentino, Rasi, Illanes, Valdifiori, Ferrari, Ingrosso, Chiarella. Allen.: Gaetano Auteri
Olbia (4-3-1-2): Ciocci; Arboleda, Boccia, Emerson, Travaglini (78’ Pisano); Lella (84’ Glino), Giandonato (78’ Occhioni), Chierico (62’’ La Rosa); Biancu (84’ Belloni); Udoh, Ragatzu. A disp.: Van der Want, Demarcus, Renault, Pisano, Occhioni, Pinna. Allen.: Massimiliano Canzi
Reti: 71’ Galano,  77’ Cancellotti
Note: al 26′ pt annullata una rete a Ragatzu per fuorigioco; Amm.: Drudi, Emerson, Ragatzu, Frascatore, Cancellotti; Rec.:0+3 
Un’ora di confronto paritario, qualche buono spunto da parte nostra, poi l’epilogo prevedibile di una gara che non poteva che finire così. Vuoi per la forza e la consistenza di un Pescara costruito per rientrare celermente in quella serie B da cui è appena retrocessa, vuoi per la “condizione” della nostra Olbia. Sia sotto l’aspetto fisico che, allo stato della preparazione, non è ancora “tarato” per i 90′, sia su fronte dell’organico che mostra una evidentissima carenza di… Altare. Non sarà facile coprire quel ruolo di centrale a “tuttotondo” rappresentato in questi ultimi due anni dal giovane talento bergamasco, ma di sicuro bisogna far presto per trovare una soluzione comunque efficace. Evidentissime le nostre difficoltà aeree sui corner o piazzati. C’è ancora tempo per rimediare e completare un organico che comunque, anche in questa prima uscita contro una corazzata del girone, ha mostrato tutte le sue importanti potenzialità. Detto del problema dei problemi in difesa, dove comunque è apparsa piuttosto promettente la prima ufficiale di Ciocci, e consta tata una oggettiva “approssimazione” a centrocampo, dove con questo “roster” a disposizione possiamo e dobbiamo fare di più, non resta che rimarcare quella sensazione “intrigante” che quel tandem li davanti “Re Udoh-Danielinho” che, anche in giornate storte come queste ed in terreno di gioco improponibile, hanno fatto intuire cose egregie e tante speranze… peccato per il nervosismo a fine gara del Divin esteta di Quartu.
Insomma la Coppa è andata, ma questa per noi sardi non è una novità… Siami Sani e..
Ad Majora Ragazzi, nunc et semper OlèOlbiaOlè
Simprie