Polemiche a non finire sull’episodio del rigore al fotofinish nel quarto di finale Siena-Reggiana che ha premiato il passaggio del Siena e massacrato le legittime speranze ( a quel punto, certezze) degli emiliani di aver passato il turno. Da spettatori neutrali della contesa, ci siamo permessi di dare un contributo, alla realtà dei fatti, senza alcun pregiudizio e tenendo conto delle ragioni dell’una e dell’altra parte. In diretta, a me l’azione è risultata così confusa che, di primo acchito, non credevo ci fosse stato alcun fallo di mano e, quando ha fischiato l’arbitro ho pensato volesse dare fallo contro Siena per lo sfondamento di D’Ambrosio su Bobb. Da cronista incallito ho voluto vedere chiaramente tutti i particolari dell’azione, fermando i diversi fotogrammi.
Siamo al minuto 97,47 secondi… e se non avessi assistito alle diverse interruzioni del recupero, avrei pensato che tutto si sia svolto fuori tempo massimo, visto che i minuti da recuperare erano solo 7. Però il minuto in più, oggettivamente, ci stava tutto.
Bene, il fermo immagini mi ha tolto il primo grande dubbio: Bobb davvero toccato con le mani (entrambe) il pallone che è carambolato dopo il colpo di testa di D’Ambrosio. Resta il problema dello “sfondamento” del centrale toscano sull’avversario. E, dai fotogrammi e dalle immagini a velocità normale, si può dire che D’Ambrosio arrivi da fuori per cercare e trovare il pallone, sulla cui zona inizialmente non c’è nessuno, visto che arriva dalla parabola alta dopo il colpo di testa di Bulevardi. Bobb dà la netta sensazione di non essere nella migliore condizione per contrastare l’accorrente D’Ambrosio, al quale da le spalle e non lo vede arrivare. Bobb sta rientrando a ritroso in area e non sembra in condizione di elevarsi sufficientemente per colpire una palla che probabilmente vede all’ultimo momento. Effettivamente D’Ambrosio, nello slancio, finisce addosso a Bobb, ma succede dopo che ha colpito, unico tra tutti, il pallone che, nella carambola successiva,finisce tra le mani del difensore reggiano.
Questo è quel che dicono le immagini che, comunque, parlano di un episodio controverso e discutibile. Probabilmente 99 arbitri su 100 quel rigore, in quel minuto, non lo avrebbero mai dato. Perotti, invece è quel centesimo arbitro che, al centesimo minuto, ha deciso di sanzionare quel che ha visto (il netto fallo di mano) e non ha tenuto conto del contrasto aereo tra i due giocatori. Va detto anche che, durante la gara, Perotti è stato spesso più British degli Inglesi e, quindi, ha continuato a farlo fino all’ultimo, concedendo a Santini una chance clamorosa che, purtroppo, Davide Facchin (ex, molto apprezzato da queste parti) non è riuscito ad annullare. Onestamente, mi sarebbe piaciuto che Davide battesse “Golia”, perché ogni volta che vedo un po’ di “bianco” tra i contendenti, tifo sempre per la mia Olbia. Alla fine, in qualche modo è andata bene lo stesso, perché la felicità di Marotta e Mignani, ha compensato la mia nostalgia di vetusto nostalgico delle tante anime Bianche, sparse nei campi di tutta Italia.