GUIDONIA-OLBIA 1-0
Guidonia: Mastrangelo, Guerriero, Cristini, Buono, Calì, Sfanò (86’ Giordani), Spinosa, Ardizzone (59’ Icardi), Piroli (59’ Tounkara), A. Rossi (46’ Maurizi), Parisi (52’ G. Rossi). A disp. Guerrieri, Maccari, , Calzone, Benetti. All. Ginestra
Olbia: Di Chiara, Lucarelli, Pani, Petrone, Arboleda (86’ Buschiazzo), Costanzo, Staffa, Maspero, Della Salandra (52’ Furtado), De Grazia (79’ Marroni), Yanovskyy (66’ Caggiu). A disp. Rizzitano, Marie Sainte, Bertini, Rizzo, , Cabrera,. All. Zé Maria
Arbitro: Gaetano Milone di Barcellona Pozzo di Gott
Rete: 61’ Maurizi.
Note: 3-3; esp. Marie Sainte per proteste dalla panchina; amm. Costanzo, Cristini, Guerriero, Maurizi; rec,: +2’+4’
Tutto scontato, prevedibile e irrimediabilmente deprimente.
Senza infamia e senza lode, i guidoniani ripercorrono la solfa dell’andata, portando via con il minimo sforzo ancora i 3 punti in palio.
Eh meno male che “Siamo in crescita”, a garantirlo il “mister number four“ di questa scalcagnata stagione.
Vien da chiedersi cosa accadrebbe se così non fosse? Cosa può esserci peggio di così?
La Filosofia “Tutto Chiacchiere e Distintivo” di “deniriana memoria” ben si confà alla classifica e, ancora meglio, alla società.
Questa inesauribile saga societaria che dura ormai da 27 mesi e che non si vergogna neppure di indicare “traguardi radiosi e future scalate nel calcio delle serie maggiori”, e nel contempo,  con ritualità disarmante rimanda di mese in mese il pagamento della giusta mercede ai propri dipendenti, è oggettivamente così snervante e patetica persino da raccontare.
Nel centro direzionale del Geovillage, così come mel rettangolo di gioco e nelle vicende di mercato la sequela di figure barbine è diventata così ovvio e prevedibile da non fare più alcun scalpore.
Le tiritere con gli ultimi due “monumenti” della nostra storia calcistica (De Rosa e Ragatzu), persino il colpevole disinteresse sulla potenziale disponibilità di Roberto Biancu, sono la cartina di tornasole di una incapacità endemica di gestire una società fatta di “uomini e cose” di puro “stampo 4 mori”, così lontana dal culto del “bestialmente svizzeri” rivendicato qualche anno fa in una mostra al Museo Nazionale di Zurigo.
Per tornare al rettangolo di gioco, non paia fuori luogo ricordarVi che da quando (or sono 27 mesi) la NOSTRA OLBIA è finita sotto la vostra gestione, tra serie C e serie D abbiamo disputato 45 gare perdendone 29 (il 65% del totale), pareggiate 9 (20%) e vincendo la miseria di appena 7 sfide (2 lo scorso anno) con una percentuale del 15%. Di reti ne abbiamo segnate 37 (25 in D) e subite 89 (53 lo scorso anno in C).
Una processione funebre niente male…
Davvero complicato riuscire a “commentare” questi risultati, anche in nell’ottica delle conclamate “cinque stagioni” per conquistare la B provare a dare un senso a “questa robba” anche se questa Robba un senso non ce l’ha.
Avete cancellato tutti i segni e i simboli della nostra olbiesità più autentica, state gestendo la nostra attualità sventolando il nostro distintivo attraverso le vostre tante chiacchiere.
Forse sarebbe ora di fare un po’ di silenzio e pagare gli stipendi arretrati ai “vostri” dipendenti… attendendo, come promesso mercoledì…
vi saluto, con la promessa di risentirci alla prossima figuraccia (?) quaresimale o, alla sempre declamata (chiacchere)… resurrezione pasquale.

Tore Zappadu