Il 15 aprile 2023 ci si rivede al Nespoli ed è una “ricorrenza” mancata di poco, per via del fatto che si gioca di sabato e non di domenica.
Perché nella domenica del 16 aprile 1978, cioè 45 anni fa, nell’allora stadio Mirabello, i granata della Reggia, guidati da Guido Mammi, ci dettero una “sveglia” epica 6-1.
Epica non tanto per le dimensioni, in quella “disastrosa stagione” anche ad Arezzo ne prendemmo 6, tra l’altro senza segnarne alcuna, quanto per il fatto che a siglare 4 di quelle 6 pappine fu un certo Sergio Bagatti, biancolbiese dalla punta dei capelli al dito minolo del piede.
Bagatti non è stato l’unico terranoese ad indossare le due magliette (Gustavo Giagnoni, Ernesto Truddaiu, Diego Di Gennaro), così come anche gli intrecci di maglie sono più numerosi (quantomeno per l’Olbia) di qualsiasi altra avversaria del nostro girone: Gigi Buglioni, Giorgio Carrera, Ermanno Beccati, Luciano Boggian, Gianluca Berti, Fabrizio Pantanelli, Nunzio Falco, Simone Marini, Omar Campana, Fabrizio Cacciatore, Damien Florian, Antonino Bonvissuto, Davide Facchin e per ricordare i nostri giorni: Ivan Varone, Paolo Dametto, Christian Silenzi e i due centrocampisti Mattia Muroni e Andrea Vallocchia in forza alla capolista di questa stagione e maggiore indiziata per la promozione diretta in serie B.
Eppure nonostante queste continue e proficue “contaminazioni” i confronti tra Olbia e Reggiana non sono stati molti, visto quello di sabato venturo è l’8° in oltre un secolo di calcio giocato dalle due squadre: 1 vittoria, 3 pari e 3 sconfitte finora, 4 i gol nostri 11 i loro, di cui 6 tutti in quei 90′ di 45 anni fa.
Per sabato, c’è chi scommette (e sono molti a partire dai loro strepitosi supporter) che saranno proprio i 90’ del Nespoli a decretare la matematica promozione della Reggiana anche se, allo stato dei fatti, l’impegno di Olbia per gli uomini di Diana è sicuramente più complicato della gara casalinga dell’Entella contro la Recanatese.
Al Nespoli si fionderanno un migliaio di tifosi reggiani, i 700 biglietti della prevendita, a loro disposizione sono andati a ruba, ma altri ne arriveranno ad Olbia anche perché, quasi tutti loro, ricordano con dichiarato piacere la “trasferta” della scorsa stagione.
Ricordo piacevole sia per il successo sul campo (vinsero gli amaranto per un molto poco opportuno regalo dello scarso arbitro Acanfora di Castellamare che decretò un rigore inesistente) sia per l’accoglienza ricevuta ad Olbia e, da grandi intenditori, anche perché quel viaggio gastronomico-calcistico dello scorso anno ha lasciato un ricordo indelebile e sono in tanti che vorranno ripetere l’esperienza (speriamo un po’ più amara nel campo), prenotando un fine settimana proprio nella nostra terra.
Di sicuro l’Olbia che incontreranno sabato è diversa da quella dell’andata, anche se proprio dal meritato pareggio di Reggio (0-0) partì la scintilla di questo nostro straordinario 2023, nel quale l’undici di Occhiuzzi ha inanellato uno dei più importanti gironi di ritorno della sua storia.
A fianco riportiamo la Classifica del solo girone di ritorno, in cui si vede con chiarezza che il passo di 26 punti conquistati dall’Olbia, nelle 17 gare della seconda parte del campionato, sia come dice Occhiuzzi un “passo da playoff”.
Lo stesso Aimo Diana, mister dei reggiani, alla fine del nostro pareggio all’andata ebbe a dire “non so davvero cosa ci faccia l’Olbia in fondo alla classifica”.
Eppure allora, alla fine dell’andata, eravamo penultimi a 15 punti, e quel +11 segnato a fianco ai punti raccolti nel ritorno è esattamente la differenza di passo di cui abbiamo parlato; vale a dire in 17 gare abbiamo conquistato un +11 rispetto ai  quei miseri 15 della prime 19 gare.
In questo schemino si può anche capire meglio il perché della “incertezza” nella lotta promozione: il -3 della Reggiana è esattamente la differenza tra i 40 punti delle loro prime 19 gare e i 37 nelle seconde 17.
Entella, delle tre lì davanti, è l’unica che ha aumentato il differenziale col  risultato che dai 7 punti di distacco dell’andata (Reggiana 40, Entella 33) si è arrivati ai due dell’attuale classifica (Reggiana 77, Entella 75) rimettendo in forte discussione la promozione diretta.
In soldoni il nostro cammino nel secondo girone stagionale, regge bene il confronto con quello delle prime della classe e, tanto per capirci, se è pur vero che, nelle 17 del ritorno, noi abbiamo perso 5 gare contro le due della Reggiana, vincendone 7 contro le loro 11, ma è anche importante..
non sottovalutare il fatto che 6 di queste 10 vittorie dei nostri avversari, sono state conquistate giusto nelle prime 6 gare del ritorno.
Nelle restanti 11 giornate, che poi sono quelle che precedono la penultima sfida di sabato, il cammino della capolista si è fatto meno brillante con 5 vittorie, le due sconfitte, ricordate prima e 4 pareggi, risultando meno proficuo del nostro, visto che NOI abbiamo collezionato 6 vittorie 2 sconfitte e tre pareggi; nelle ultime 11 abbiamo anche segnato 19 reti subendone 9, loro 17  fatte e 10 subite.
Tore Zappadu
1.continua