Davvero stuzzicante questo primo spareggio con Ancona, con cui nella stagione regolare abbiamo pagato un scotto superiore ai nostri demeriti. Due sconfitte per 1 gol contro 2, per loro in entrambe le volte, ma con modalità diverse.
All’andata al Conero, dopo un primo tempo di controllo della gara e con un’Olbia propositivo, andiamo in svantaggio per una madornale papera di Ciocci che regala palla a Moretti che a porta vuota non può sbagliare, 13’ dopo il regalo a Moretti lo confeziona Emerson e sullo 0-2 niente da fare neppure dopo il gol al 68’ di Ragatzu che ci illude per la rimonta.
Al Nespoli, un’altra doppietta, stavolta di Rolfini che, prima su rovesciata e poi con un tapin su assist di Del Sole, vede Ciocci sempre nella traiettoria della palla, ma purtroppo incapace di sventare le minacce. Alla fine, quel che conta è che abbiamo perso più per nostri “errori” che per strapotere dei marchigiani.
Anche nel rendimento stagionale l’Ancona-Matelica (che dalla prossima stagione tornerà a chiamarsi semplicemente Ancona) ha dimostrato una maggiore continuità di adattamento alle dinamiche del girone.
Il sesto posto dietro le 5 grandi (Modena, Reggiana, Cesena, Entella, Pescara), con 57 punti totalizzati sono un traguardo eccezionale per una delle squadre più giovani del girone, la seconda con i suoi 23,2 anni di media, dopo Montevarchi (22,1) e molto più dell’Olbia (24,7).
Con 61 reti segnate (tra cui 10 rigori realizzati sui 13 assegnati) sono il quarto attacco, mentre in difesa con le 50 reti al passivo sono al 12° posto, la penultima tra le prime 10.
Va detto che, oltre alla grande prolificità in attacco (Rolfini capocannoniere con 18 reti, Faggioli con 15, Semprini 11 e Moretti 8) l’Ancona ha un altro primato troppo “sottovalutato” dalle avversarie.
Nelle 38 gare di campionato l’Ancona ha subito 83 ammonizioni contro le 118 delle sue avversarie, 5 espulsioni per un totale di 6 giornate di squalifica, mentre le squadre che l’hanno incontrata hanno registrato complessivamente 118 cartellini gialli, 9 rossi per un totale di 13 giornate di squalifica.
Da rilevare che il differenziale di -35 cartelli gialli tra gli 83 subiti e i 118 a danni delle avversarie, è unico nel panorama stagionale; solo a titolo di esempio l’Olbia con 93 gialli a sfavore e  appena 70 complessivi alle avversarie è comunque nella media delle squadre che vanno dal centro classifica in giù che, statisticamente, sono comunque maggiormente “bersagliate” dai cartellini.
Potrà sembrare strano ma, se nella doppia sfida con Ancona le due direzioni arbitrali ci hanno sanzionati con 8 gialli (5 per loro) e 3 rossi (1 per loro, col corollario della mannaia del Giudice Sportivo che ha comminato 7 giornate di squalifica ai Nostri ed 1 sola per loro, qualche riflessione dobbiamo farla anche sotto l’aspetto… caratteriale.
Voglio dire che, oltre agli errori (alcuni davvero madornali della difesa) sia all’andata che al Nespoli, siamo caduti nella trappola dei biancorossi che, ad ogni contrasto perso o tackle complicato accentuano le cadute, la gravità e l’attenzione degli arbitri. Noi, ne sono fermamente convinto, con l’Ancona abbiamo perso soprattutto sotto l’aspetto mentale e, questo più di ogni altro, dovrà essere l’aspetto da curare in questi decisivi 90′.
L’Ancona, pur forte e complicatissimo da affrontare, non è alla stato dei fatti più forte…. di Noi.
E, a ben vedere, è anche meno in forma dell’Olbia attuale.
Nelle ultime 12 di campionato loro hanno vinto come noi soltanto 3 gare, ma ne hanno perse 6 e pareggiato tre, di contro noi abbiamo perso solo 2 volte (con Pescara agli ultimi minuti, e con Reggiana di misura e di rigore) e con 7 pareggi abbiamo conquistato in quest’ultimo terzo di campionato, 16 punti contro i loro 12.
Insomma sono affrontabili e battibili, Bisogna Crederci e giocarsela con la Testa e il Cuore, prima ancora che sul piano Tecnico.
Curagju Terranoa… Dalli a  su furisteri… ed
Arrivederci Mercoledì a Chiavari!
Tore Zappadu