“Sole che batte sul campo di pallone…”

Sabato, alle 14,30 col Pisa sarà un’altra meravigliosa festa di Calcio.
Una sfida sempre più classica, mai banale, mai scontata.
È davvero bello potersi confrontare con squadre di “cotesto lignaggio” e, credo opportuno, non ridurre ad una banalità il fatto che il nostro piccolo, comunque dignitoso, palmares sfida una delle grandi di questo campionato. Un girone il nostro, difficilissimo e confermato proprio dallo “spessore” della nostre avversarie settimanali. Come, quasi sempre mi capita, provo a spiegarmi con i numeri. Tra tutte le compagini del nostro Girone, i nerazzurri toscani condividono con l’Alessandria, il record di 91 campionati professionistici disputati dal 1912 ad oggi. Ben 9 squadre del Girone, hanno conosciuto la Serie A (per 25 volte ci ha partecipato il Novara), calcando complessivamente per 132 stagioni i campi della massima serie. Se tra queste Nove “corazzate” (Novara, Pro Vercelli, Alessandria, Pisa, Pro Patria, Lucchese, Piacenza, Siena e Pistoiese) si considerano anche Arezzo, Carrarese ed Entella che spesso le hanno accompagnate nella serie cadetta B, scopriamo che le G12 “dodicigrandi” del nostro girone possono vantare complessivamente anche 245 campionati nella serie B. Per questo, continuo a credere, che ogni gara contro questa storia del Calcio Nazionale rende onore alla nostra Olbiebella ed agli immensi sforzi che questa società, in tutte le sue componenti, sta facendo per… farci divertire e farci sognare. L’idea che, a otto giornate dal termine, siano in dirittura d’arrivo le speranze (di Olbia ed Arzachena) di rimanere ancora per un anno tra i professionisti, mi rallegra più di ogni altra considerazione ed onora Tutto il Calcio Sardo.

Detto questo, sabato… pensiamo a vincere.

“Marcellino”Varrucciu
168 centimetri di talento purissimo

Perché Blasone a parte, noi di questi tempi ce la possiamo giocare ad armi pari, con chiunque. Per la cronistoria questo è il 16° appuntamento tra le due compagini. E finora, nelle sfide, l’equilibrio regna sovrano. In 15 gare: 5 abbiamo vinto noi, 5 i toscani e 5 sono i pareggi; 12-14 per loro il conto delle reti.
L’abbiamo dimostrato anche all’andata, con il pareggio meritato nel finale Ogunseye all’84’. È vero che  Marson, probabilmente, nell’occasione fu il migliore in campo, ma quella gara arrivava all’indomani dell’esonero di Filippi, e noi eravamo “incerottati” sia nello spirito che nell’organico. Da segnalare che nelle 12 reti da noi segnate ben 8 sono tutte 4 mori, con le due reti di “Marcellino” Varrrucciu nel 2-0 della stagione 72-73 (allenatore bianco il Pisano De Petrillo), 2 gol anche per “Ciandrino Piras” nel 2-2 della stagione 75-76, una ciascuna di Petta, Bagatti, Marongiu, Romolo Ciardella, Giuliano Niccolai, il grandissimo Domenghini, Ragatzu e Ogunseye. Insomma, per una sfida “nobile” anche noi abbiamo messo in campo un bellissimo …parterre de roi.

Una formazione del Pisa nella stagione 2018-19

Il Pisa di D’Angelo gioca con un 3-5-2 piuttosto efficace che, magari, segna poco ma subisce ancora meno; hanno vinto 11 gare, pareggiato altrettante volte e 6 sconfitte (tutto al netto della farsa delle gare fantasma con Pro Piacenza). Per 10 volte gli avanti nerazzurri hanno segnato almeno 2 gol, per 8 volte gli sono serviti per vincere, due volte (con Piacenza e Novara) hanno solo pareggiato. A Piacenza (per 3-0) ed a Carrara (per 4-1) hanno subito invece le sconfitte più concenti; una sola volta (in trasferta con la JuventusU23) hanno vinto segnando 3 gol, contro 1 degli avversari. Per  5 volte hanno impattato per 0-0, l’ultimo la settimana scorsa, in casa con la Lucchese; sono comunque in serie positiva da 8 giornate (4 vittorie e 4 pareggi) e l’ultima sconfitta  l’hanno subita ad Arezzo.
In questo campionato il Pisa ha alcuni record, anche singolari. Il primo, molto “contestato” dalla dirigenza, è quello dei rigori subiti, ben 11 che, fortunatamente, per 4 volte sono stati sventati dal più che affidabile portiere Stefano Gori, under (1997), che tra l’altro è insieme a Masucci l’unico sempre presente nelle gare di campionato. Finora l’allenatore D’Angelo ha utilizzato, 25 giocatori dell’organico, parzialmente “rivisitato” nel mercato invernale con 4 partenze (Zammarini, Cuppone, Gernigoi e, il nostro nuovo arrivo, Claudio Maffei) e 5 arrivi (Benedetti, Verna, Pesenti, Minesso, Gamarra). Alta (la terza “peggiore” in termini di “vetustà”) la media età della rosa pisana (26 anni, di poco inferiore a quella del Piacenza 26,8 e Carrarerse 26,2). Dispone di ben 6 after “trenta” (Moscardelli, Pesenti, Masucci, Di Quinzio, Lisi e Marconi) i primi 5 li ha schierati domenica scorsa con la Lucchese, mentre Marconi era fuori per squalifica.
Il Pisa finora non ha schierato nessun Millennial, il giocatore più giovane schierato è Samuele Birindelli nato a Pisa (“enfant du pais”) il 19 luglio 1999, Moscardelli (3 febbraio 1980) con 39 anni già compiuti il più anziano. Ad oggiil Pisa ha collezionato 14 giornate di squalifica (il doppio dell’Olbia), in 7 gare ha chiuso i 90’ con un uomo in meno; ha utilizzato per  109 volte i cambi consentiti (una media di 3,90 per partita), contro le nostre 80 (2,86 a partita).
Proviamo a capire anche come segna i suoi gol la squadra toscana. Le situazioni preferite o più ricercate, un po’ come capita anche a noi, sono i cross verso la “testina d’oro” dei propri bomber. E’ capitato 8 volte, per tre volte a Moscardelli, 2 a Marconi, a volta per uno a Pesenti, Masucci e Birindelli. Ci sono poi i gol da calci d’angolo: 5 in tutto, tra cui uno, splendido, quello di Mattia Minesso a Vercelli, finito direttamente in gol dal corner e quello di Zammarini, all’andata contro di noi, lasciato colpevolmente smarcato sull’ennesino corner di Di Quinzio. Sei sono i gol segnati dall’area piccola a seguito di cross, mischie e tapin di vario genere. Quattro reti sono invece arrivate o da ripartenze (due) una con Marconi, l’altra con Pesenti e due grazie ad azioni corali concluse una da Marconi e l’altra da Di Quinzio. Ci sono poi 5 rigori tutti realizzati (2 Moscardelli, 1 ciascuno Marconi, De Vitis e Buschiazzo).
Una sola stoccata da fuori area con Gucher ed una sola punizione “chirurgica”, dal limite destro dell’area di porta, finita in rete da parte di Di Quinzio. Infine, da segnalare l’autorete di Milesi difensore della Pro Vercelli che svirgola il pallone, su un ennesimo cross in area partito dal fortissimo centrocampo nerazzurro.

Ad Majora Ragazzi e Buona Partita a Tutti.
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