OLBIA-TAVERNELLE 2-2
Olbia (3-4-1-2): Gelmi; Brignani, Bellodi, Emerson (76’ König); Fabbri (65’ Renault), Incerti (65’ Babbi), Minala (76’ La Rosa), Travaglini (88’ Boganini); Biancu; Ragatzu, Contini. A disp.: Di Giorgio, Van Der Want, Gabrieli, Finocchi, Occhioni, Sanna. All. Occhiuzzi

S.D. Tavernelle (4-3-1-2): Cardelli, Siniega, Compitelli, Brenna, Montini (78’ Carcani); Borghi (64’ Rossi A.), Calamai, Nunziatini; Russo (78’ Ciurli); Galligani (88’ Noccioli), Ubaldi (64’ Marzierli). A disp.: Rossi M., Gorelli, Regoli, Mascia, Gjana. All.: Lamberto Magrini
Arbitro: Alfredo Iannello di Messina
Reti: 4’ Ubaldi; 7’ Ragatzu; 35’ Calamai; 89’ Boganini.
Note: corner 5-0; amm.: Borghi, Montini, Biancu, Rossi, Travaglini; espulsi all’92’ Contini e Compitelli per reciproche scorrettezze; rec.: +2’+5’.

Giù, Giù sempre più Giù.

Va in scena la tredicesima “stazione” deludente nel rosario delle penitenze di questa stagione biancolbiese.
Non fai in tempo a “raccattare” i primi 3 punti in trasferta che, nell’occasione casalinga buona per rialzare la testa, contro l’ultima del girone, il rischio del baratro più profondo è stato evitato per la nuova prodezza in zona “Boganini” dal diciannovenne pratese che, come nell’unica vittoria casalinga contro Pontedera, toglie le castagne dal fuoco ad Occhiuzzi e la SUA Olbia… perennemente solo… Chiacchiere e Distintivo.
Davvero un continuo “requiem” calcistico le prestazioni di un’Olbia piena di tanti buchi e  di inguaribili carenze.
Se da un lato il pari “miracolato” di Boganini ha messo una toppa all’ennesima  potenziale sconfitta, sembra non ci sia alcun rimedio alla “zona Gelmi” quando si tratti di confrontarsi con i piazzati degli avversari al di là dell’area.
Portiere impacciato, sempre fuori posizione, colpevolmente privo di reattività al momento del tiro e sempre chino a… raccogliere il pallone dalla propria rete.
Stavolta il fortunato vincitore del Bonus-Gelmi (a vantaggio degli avversari) è stato l’ex di turno, Matteo Calamai, tra i bianchi nel 2018-19, che sfrutta benissimo il tocco breve di Galligani per trafiggere il nostro portiere al suo 18 gol al passivo in 13 esibizioni.
E, a dirla tutta, anche sul primo gol nella ripartenza di Ubaldi servito magnificamente da Nunziatini, con lancio oltre la linea dei tridente centrale difensivo dell’Olbia, la titubanza nell’uscita pasticciata di Gelmi ha regalato ad Ubaldi il secondo gol stagionale.
Non solo Gelmi nel registro delle controprestazioni, visto che a centrocampo Incerti e in avanti Contini sono stati evanescenti ed impalpabili, con il centravanti colpevole di “meritare” una complicata espulsione per un’Olbia falcidiata da infortuni e …giornate di squalifica.
Il 2-1 dei primo tempo ci sta tutto, perché se l’Olbia prova a fare la partita e, grazie a Ragatzu (un gol da cineteca su assist di Emerson ed un altro pallone sulla traversa su servizio di Biancu) sia anche riuscita a rendersi pericolosa in diversi frangenti, è pur vero che il San Donato col in tridente offensivo, sempre pronto e bravo a “scavalcare” il trio di centrali della difesa bianca in una mezza dozzina di occasioni ha meritato il vantaggio.
Tra i bianchi superlativa la prestazione nella corsia di sinistra di Travaglini, davvero una spina nel fianco per la retroguardia gialloblu.
La ripresa è stata più che deprimente e noiosa, da una parte  e dall’altra, con un solo “tentativo” degno di nota, tiro di Biancu che sfiora il sette, sugli sviluppi di un angolo.
Il concreto pericolo di collezionare l’ennesima batosta cessa nei…62 secondi della Zona Boganini:
-87’10” si effettuano due cambi: Noccioli rileva Galligani e per l’Olbia Boganini subentra a Travaglini;
-87’36’’ si riprende a giocare sulla fascia sinistra dell’attacco olbiese,
-87’50’’ palla sul piede di Boganini che prova il cross che viene respinto dalla difesa, riprende l’Olbia con Biancu che di testa serve ancora Boganini che si invola sulla sinistra e sul nuovo traversone conquista un angolo,
-88’19’’ Ragatzu dalla bandierina calcia verso l’area piccola, respinta di testa e palla sempre sui piedi del furetto di Prato, ben appostato al limite dell’area di rigore, che…
all’88’22” manda a fil di palo dentro la rete il pallone del pari sudatissimo.
Sessantadue secondi di dolce spettacolo adrenalinico che, se da un lato, rendono ancora più significativa la stagione di questo giovane attaccante, d’altro canto non sono in grado di nascondere le impietose rughe di un’Olbia che è ben lontana dai suoi obiettivi, dalle aspirazioni della vigilia e dalle attese dei suoi tifosi.
Siami sani, arrisentirci alla prossima puntata di… Carrara.

Ad Majora sempre e comunque,
Simprie.