Albissola-Olbia 2-3

Albissola (3-5-3): Albertoni; Nossa, Rossini, Oprut; Balestrero, Sibilia (71’Russo), Damonte (54’ Sancinito), Mahrous (71’Raja); Bezziccheri (58’ Oukhadda), Cais, Martignago. A disp. Piccardo, Bambino, Gulli, Oliana, Calcagno, Bartulovic, Gargiulo, Gibilterra. All. Fossati
Olbia (4-3-1-2): Crosta;Pinna, Iotti, Vergara, Pisano; Pennington (74’ Tetteh), Muroni, Vallocchia; Biancu (86’ Martiniello); Ragatzu, Ceter (65’ Senesi). A disp. Marson, Van der Want, Cusumano, Cotali, Pitzalis. All. Filippi
Arbitro: Repace di Perugia
Reti: 25’ Ceter; 64’ e 66’ Ragatzu; 75’ Cais; 81’ (rig.) Martignago
Note: corner 5-4; amm. Pennington, Rossini; rec. 1’ e 6’..

Un match incredibile, anche per gli increduli più incalliti.

Saltella il pallottoliere: 0-1; 0-2; 0-3; 1-3; 2-3…. e (nel finale snervante) almeno altre due occasioni per parte per rimodulare il risultato che, fortunatamente, è approdato all’Isola Bianca con i 3 punti puliti puliti, tra il bagaglio dei nostri ragazzi ed un meritato sorriso (nostro e loro) dopo cotanta strizza.

In sintesi: Adrenalina e cagarella, questi gli ingredienti, esasperati ed ansiogeni, ma alla fin fine esaltanti, che sono stati apparecchiati dal Filippi-Team alla prima uscita di questa nuova stagione.

Il gol di Ceter Valencia (Olbia)

Riprendiamo il campo con la stessa “trimuliggia” al pancreas, perché i locali nei primi quaranta secondi della ripresa ci bombardano: prima Crosta stende Martignano lanciato a rete, poi lo stesso attaccante si ritrova tutto solo, davanti al nostro portiere, con un’invitante palla gol: fortunatamente entrambe le azioni erano offside.

E sempre per buona sorte, ancora Seter-bellezze ci risveglia dal torpore, ma al 4’ il suo destro maligno è appena fuori registro; ed al 56’ la sua inzuccata a terra viene miracolosamente sventata da un attento Albertoni. Infine, quando le lancette ballonzolano tra il 64° e il 66° minuto, arriva la Ragatzu exhibition, lo show, il festival che varrebbe il tripudio: due mazzate due, dell’esteta più esteta di tutta la serie C, e che sembrano chiudere l’intera pratica del confronto. Zero a Tre: Gioco, partita, incontro… prendiamo le borse e torniamo a Olbia!!! (?)

Manco per niente.

I ragazzi di Fossati non ci stanno a fare da “matricola” sacrificale e prima con un tapin di Cais su invitante traversone di Raja, poi una cappellata di Crosta che in una uscita fantozziana, si fa lasciar palla da Pinna, e stende platealmente Martignago che poi dal dischetto, riapre tutti i giochi e incentiva i nostri trapassati e mai sopiti incubi.

Opposti ad un gruppo di giovani (per lo più) esordienti  in terza serie, i nostri ancor più giovani virgulti (22.21 la nostra media età, 23,53 la loro) hanno preso in mano le redini del gioco sin dalle prime battute, mostrando (forse con eccessiva supponenza) che in fondo i “ceramisti” sarebbero potuti venir facilmente domati. 
A dissolvere ogni dubbio ci ha pensato l’attesa sgroppata di Damir Golia el Cafetero, all’anagrafe Ceter, sui nostri spalti semplicemente SETTTERRR (una T e una R per ogni gollllazoooo realizzato) ed il suo divino ed imparabile mancino che, da fuori area, ha timbrato sin dal primo giro di calendario, questo campionato che, sin da subito, ha tutte le premesse di diventare una marcia trionfale per il nostro colored Colombiano.
Invece poi, dopo un palo ed un gol annullato di Ragatzu, i liguri risvegliano tutti i nostri antichi fantasmi. Tremiamo per e con Crosta (ché non lo conosciamo ancora bene) e lui però ci ricambia con un poker di parate (tipo istinto-culo e camicia) che salvano la nostra fragile baracca difensiva e ci portano in sterile vantaggio al riposo.

Reagiamo comunque bene all’incedere della furie biancazzurre che, al 84’ con Balestrero di testa si mangiano l’eredità e persino la “legittima”. Ma anche noi abbiamo la forza di pungere (di Tetteh e Martiniello le occasionissime) per finirla lì. Ma il destino è perverso e negli ultimi secondi ci “propina” l’ultima scossa diarroica, quando Luca Crosta si riprende il proscenio e, con un’autentica prodezza) nega al suo fustigatore Martinengo la gloria della doppietta ed all’Albissola il pareggio tanto cercato.

Beh, comunque sia andata, alla fine sorridiamo Noi, e cominciamo a pensare al domani…ma quanto ancora dovremo soffrire, quanta fatica e quanto lavoro…

Lo sa solo il padreterno.

Ad Majora ragazzi, nunc et semper OlèOlbiaOlè

Simprie.