Settantacinque anni fa, Il 27 ottobre del 1947, due anni dopo la conclusione della guerra, l’Olbia disputò, s la sua partita in serie C a Viterbo, in un campo, che a quel tempo chiamavano Palazzina, che era stato distrutto dai bombardamenti ma che i tifosi rimisero in sesto per… ricominciare. Quella partita, nonostante l’effimero vantaggio con Farano, la perdemmo  per 1-3. Ma in quella rinascita “calcistica” l’Olbia seppe farsi onore, concludendo al  7° posto su 16 squadre. Avemmo un ruolino di marcia impressionante al nostro  campo Comunale (13 vittorie su 15 gare, un solo pareggio con Grosseto ed una sconfitta con Massese), in alcuni casi con punteggi tennistici (5-1 al Livorno, 5-0 al Cecina). In trasferta, accadde esattamente l’opposto: non vincemmo mai, pareggiammo due sole gare (a Follonica e Cecina), perdendo 13 gare su 15 con “scoppole” niente male (1-7 a Orbetello e 2-6 a Pietrasanta). Ci salvammo ed avremmo potuto continuare con la serie C, ma i “costi” per mantenerla erano così alti che non utilizzammo il nostro diritto alla categoria. Ripartimmo dal “fondo” e ci vollero 20 esatti per riacciuffare quel… diritto sportivo di nostra pertinenza.

Ho voluto ripercorrere questa “storia” per postare una delle più belle foto di quella squadra che, seppur già pubblicata anche da me sul mio primo libro Kentannos, per la prima volta viene proposta con tutti i nomi dei protagonisti di quella mitica stagione.  

Parlo di NOMI e COGNOMI… perché per tanti anni son rimasti completamente sconosciuti, anche a me che ho tentato in mille modi  di provare a “scoprirli” (almanacchi, libri, giornali, tabellini, ricordi, memorie degli stessi protagonisti quando erano ancora in viva).
Finalmente, dopo tanti anni, questa mia fatica è stata premiata. Dovendo completare l’ultima mia fatica sull’Olbiacalcio, un compendio “aggiuntivo” a Olbiabella, comprensivo di tutti i dati delle stagioni ancora mancanti (2014-15; 2020-21) ho voluto rivedere, ricontrollare, ricorregge anche TUTTI i dati statistici (per confronti e per presenze)  dalla fondazione fino ad oggi.

In questa rinnovata ricerca sono riuscito, grazie ad Internet, a ritrovare nei numerosi archivi di giornali, presenti in rete (dal 1923 ad oggi), moltissimi dei nomi dei nostri protagonisti.
(Nei due riquadri, uno sopra ad intestazione pagina e il secondo qui a fianco, pubblico la prima pagina del “Il Littoriale del 28-ottobre-1939” da cui, come potete vedere in questo secondo riquadro, ho potuto estrapolare i NOMI reali  di alcuni nostri  giocatori di quel periodo).

È stato così che l’impiegato ai telefoni, il romano Benedetti (nostro terzino destro del 1933) è potuto ritornare ad essere semplicemente Mario Benedetti. O il nostro mediano della stagione 46-47 (“Mastru e iscola de Nuoro”, così me lo “tramandò” Zio Chineddu Degortes) ha finalmente assunto l’identità di Renato Bartolozzi.
Non vi nascondo la mia “infantile” ma sincera felicità, ogni volta che sono riuscito a colmare quella anonima casella bianca nella lista di tanti nostri Alfieri che, con i freddi tabellini dei soli cognomi, mi sembravano relegati nella “cantina impolverata” dei ricordi impalpabili e confusi.
Adesso, li sento  molto più vicini a noi e saldamente legati all’epopea mitica di un’Olbiabella che sta per cominciare il suo 39° campionato di serie C che è anche la sua 79ª stagione regolare in un torneo Nazionale.
Ad Majora “Cuori Bianchi” di ogni tempo e di ogni età et… nunc et semper, OlèOlbiaOlé….

Tore Zappadu.