Grazie Ragazzi, questo è

Vivere, Vivere, Vivere!

Olbia-Racing 3-0
Olbia: Carboni, Dametto, Miceli, Cossu, Geroni, Ragatzu (72′ Capello), Piredda (82′ Feola), Russu, Pisano (65′ Pinna), Kouko, Muroni. A disp.: Montaperto, Deiana, Cotali, Murgia, Auriemma, Senesi, Quaranta. All.: Mignani.
Racing RormA: Savelloni, Proietti, Macellari, Selvaggio (46′ Capanna), Steri, De Sousa, Vastola, Maestrelli, Ricciardi, Caputo (69′ Vona), Loglio (46′ Calabrese). A disp.: Lazzari, Muzzi, Giura, Di Gioia, Shahinas. All.: Giannichedda.
Arbitro: Detta di Mantova
Reti: 10′ Ragatzu, 36′ Andrea Cossu,79′ Capello
Note: corner 2-2, Espulso: 83’ Calabrese (R) per violenza nei confronti di Pinna; Amm. Caputo, Capello. Spettatori circa850. Campo in ottime condizioni, giornata di sole. Rec.: 0’ e 4′.

kss1Forse non lo sai neppure Tu, quanto sei bella. Vederti saltellare e accorgersi che sei bella, sotto un cielo terso, azzurro quant’altri mai, un cielo decisamente pietoso di questo novembre finalmente tranquillo… e scoprire che anche il meraviglioso manto del Nespoli, al tuo incedere accompagnano quei raggi di sole verso una prestazione di forza e piacere che, a momenti, riconcilia l’animo non solo con il calcio, ma anche con le quotidiane ansie di tutti noi che ti amiamo.
Olbia, oggi davvero, più di ogni altra occasione: Sei Bella come il Sole! E, quel che è meno poetico, così bella non mi fai morire, ma solo Vivere, Vivere, Vivere.
Nei primi venti minuti ho persino… come avuto un senso di umana condivisione con i giovani avversari che non riuscivano ad imbroccarne e non trovar la strada attraversata dal pallone, una volta che una. Non per mancanza di rispetto, ma perché davvero in questo palcoscenico del 17 novembre del 2016 dalle 14,30 alle sedici e venti circa, in campo brillava solo una stella, c’era solo una protagonista.
Poi magari, dopo quel primo sprazzo di splendore di inizio gara, ti sei anche rilassata, eccessivamente specchiata nelle tue fattezze, nonché rigenerata subito per la prodezza dell’implacabile Ragatzu. Hai comunque, mollato qualche ormeggio e sei diventata quasi normale. Non per molto, ma quel tanto sufficiente per consentirci il piacere di un’attesa che nello splendore di quel cross millimetrico di Daniele al suo Fratello Principe di Fonsarda, ha regalato a tutti noi il rientro immediato nell’Eden del pallone: Stop al volo di destro, flessuoso scarto di corpo che salta d’un colpo Proietti, l’avversario di turno, e con un mancino da favola infila il pallone dove neppure un’acciuga avrebbe potuto passare.
Eccoti, Belle come il Sole. Dopo tanto attesa, dopo alti e bassi (che ovviamente continueranno com’è naturale nell’incedere degli eventi sportivi) sappiamo tutti di aver trovato la (s)Quadra. Dopo una società, anche un gruppo, una squadra, dei ragazzi che meritano tutto quell’affetto sempre più palpabile, sempre più intrigante che i tifosi e la città nel suo insieme, stanno sedimentando in attesa di futuri splendori. Se una competizione sportiva sa regalare così forti sensazioni piacevoli, prossime alla felicità, allora è il caso di lasciarsi andare, di farsi accompagnare laddove i Mignani Boys hanno intenzione di condurci. Comunque vada sarà un successo.
E quando la consapevolezza della propria identità e del proprio valore arriva così sfacciatamente alle tue coronarie, ti rimane anche il tempo per coccolare, l’unico, tra i tanti che, nella recita di questi meravigliosi 94’ minuti, ci è sembrato un po’ adombrato. E non tanto per la sua invidiabile carnagione ebano, ma perché sul serio Daniel Kouko è il primo ad essersi fatto convinto che qualche sortilegio maligno, unito di sicuro anche a sue disattenzioni, lo stia portando lontano dalle soddisfazioni che merita il suo talento. Oggi ha aiutato con una delle sue, certo non episodiche, spizzate il suo amico Ragatzu a metter dentro il primo gol. Ma come troppo spesso gli capita si è mangiato una marea di occasioni che, pure, è stato in grado di crearsi. Proprio durante il gol di Ragatzu, mentre Daniele correva ad abbracciare suo Fratello Andrea, autore del cross, proprio lui, il nostro capitano, indicava Kouko come meritevole del plauso e principale protagonista di quella rete così importante. Ancora una volta, ha avuto ragione il nostro Principe, perché davvero Kouko Daniel Zinon, il footballeur delle lagune di Abidjan, merita tutto il nostro rispetto per quanto di bello e grande sta facendo. Grazie Daniel, nell’attesa che anche tu ritrovi lo splendido sorriso del cielo, del sole, dell’eden di bianco vestito con il tuo primo strameritato gol su azione. Au Revoir Daniel, a presto pronto come sempre a tessere le tue lodi, unite a quelle dei tuoi stupendi compagni amici, di un gruppo davvero straordinario.
Ad Majora ragazzi, ora e sempre OlèOlbiaOlè,
Simprie.