Pistoiese-Olbia 2-1
Pistoiese (3-5-2): Pisseri, Terigi, Dametto (44’ Mazzarani) , Camilleri; Llamas (61’ Vitiello), Bordin (61’ Stijepovic), Valiani (61’Cerretelli), Spinozzi, Ferrarini; Falcone (78’ Bortoletti), Gucci. A disp.: Salvalaggio, Tartaglione, Morachioli, Viti, Tempesti, Capellini, Cappelluzzo. All.: Pancaro
Olbia (4-3-1-2): Van De Want; Matino, Gozzi, Pisano ( 60’ Doratiotto), Pitsalis; Pennington (68’ Vallocchia), Muroni, Biancu; Lella (83’ Verde); Parigi, Ogunseye. A disp.: Barone, Dalla Bernardina, Crosta, Belloni, Miceli, Demarcus, La Rosa, Manca, Zugaro. All.: Filippi
Arbitro: Zamagni di Cesena
Reti: 20’ (rg) Falcone; 40’ Lella; 73’ Stijepovic.
Note: corner 7-2 per Pistoiese; amm.: Mazzarani, Bordin, Parigi, Pisano, Penniungton, Doratiotto; rec.:+3’/+3’; spett.: 682 paganti.

SCONCERTANTE!
Siamo “tutto chiacchiere e distintivo” (o scudetto, fate voi)!

Non andiamo, né andremo da nessuna parte.
Ogni volta è la stessa musica, tutto maledettamente uguale, agonico, ferale e noiosamente metodico, fino a quando, uno o l’altro dei nostri avversari di turno, non azzecca la giocata e ci trafigge.
E dire che, nonostante la “disperante” solitudine di RobertONE qualche gol lo fanno anche i “nostri virgulti”.
Oggi è toccato a Lella meritarsi le luci della ribalta, ma in campo, siamo davvero un gruppo di “sbandati”, anche contro avversari modesti (perché la Pistoiese di oggi era, nostra pari, quasi impresentabile).
Ma hanno vinto lo stesso, e non hanno rubato niente.
Anche se qualche aiutino Gozzi, l’Arbitro e Mastinu glielo avranno pur dato.
Il primo, in quanto centrale d’esperienza che, in pratica assieme all’altro “espertissimo” Pisano, hanno levato di turno il “pivello” La Rosa che, a questo punto, diventa un altro carneade nel roster di Filippi, avrebbe dovuto… fare la differenza.
Magari la fa anche, ma ancora in direzione opposta.
Perché tanta esperienza non è servita a impedirgli di cascare nel tranello di un marpione come Gucci che solo, soletto in mezzo ai due nostri centrali (c’era anche Pisano) che paiono in sicurezza rispetto a lui, casca al primo frusciar di magliette che Gozzi gli concede: rigore per l’arbitro e per  Falcone che Van Der Want intuisce, pur partendo leggermente in ritardo, e quindi purtroppo già battuto.
Uno a zero da subito per Loro, nonostante mai e, ripeto, MAI avessero dato la sensazione di esser non dico padroni, ma presenti nel campo.
Da quel momento anche il 40enne Viviani riprende vivacità così che, appena 4’ dopo il vantaggio si beve ancora un immobile Gozzi ma, fortunatamente per noi, il duetto con Gucci viene fermato per offside di quest’ultimo che si stava involando per il raddoppio.
Oddio, niente di drammatico, perché arriva anche qualche spunto nostro lì davanti a Pisseri.
Il più invitante all’11’ lo ha fatto addirittura Parigi, (nell’unica palla seria giocata dal nostro diafano e sempre più impalpabile, “puntero”) quando ha messo al centro per un tapin che, il solito “cangurino de’ noantri”, ha mancato di un pelo; c’è poi anche un altro bel duetto tra Pitzalis e Pennington, sempre lui, che gira bene verso Pisseri, ma troppo debole per impensierire il fortissimo portiere orange.
Segniamo con Lella, davvero il più “produttivo” della ultima “covata rossoblù”, quando  al 40’ si scopre mister Rambo e vince uno, due, tre, quattro rimpalli dentro l’area e infilza Pisseri per il meritatissimo pari, in una partita smorta e dai ritmi “confacenti” a due squadre più che pericolanti, già da questo primo e comunque significativo scorcio di stagione.
Una partita che, alla fine nessuno avrebbe meritato di vincere e che solo, la ormai stancante dabbenaggine bianca, è riuscita a regalare agli ex-depressi (da aprile scorso non vincevano in casa) uomini di Pancaro. Succede al 73’che, sulla sinistra, Falcone ha facile gioco di un troppo ingenuo Mastinu e dopo averlo “scansato” con una facilità esasperante, calcia al centro dove i nostri “spavaldi ed esperti” difensori lasciano solo, ripeto e sottolineo SOLO, anzi SOLISSIMO Stijepovic, un ’99 scuola Sampdoria, che all’esordio in C è già al suo 2 gol in 297 minuti nei sette spezzoni di partite disputate.
In difesa siamo una “ciurma” senza timone, che sta incartando una miriade di “chiacchiere” per giustificare l’incedere verso il baratro più che probabile: 17 gol in 8 gare, non le abbiamo mai prese neppure negli anni più bui.
Lo scorso anno ci fermammo a -13, due anni fa a -8 e nel primo anno di C dell’era Marino arrivammo a -9; ma, a, ben guardare, neppure nel nefasto anno di Uzzecchini (1977-78) quando retrocedemmo con il record di gol in negativo per la serie C (67 reti subite), dopo 8 gare, nonostante un disastroso 0-6 con Arezzo, dopo 8 gare avevamo subito “solo” 14 reti.
DICIASSETTE gol sono un’enormità e, se a questo macigno, aggiungiamo che anche oggi Van Der Want all’81’ su un gran tiro di  Bortolotti ha evitato persino il terzo gol, non possiamo che raccontare di un’Olbia da INCUBO, per i nostri pomeriggi e per le nostre speranze di salvezza.

Ed ancora, a giustificazione di certe magre figurette, sentiamo parlare di ”momenti” di “episodi” di “cattive letture” delle azioni avversarie.
Insomma le “chiacchiere” di cui parlavamo all’inizio.
Un tempo, quantomeno nelle tre stagioni precedenti, quando gli avversari tiravano in porta, e quasi sempre segnavano, molto spesso era colpa del nostro estremo difensore di turno. Oggi ed in questa stagione, questo è l’unico problema che non abbiamo; l’Olandolbiese fa sempre il suo onesto lavoro, più che dignitosamente, sbaglia anche lui perché non è infallibile, ma se i “nostri mostri sacri” oltre ai “fregi” nel curriculum avessero anche un terzo del rendimento del nostro portiere, forse non saremmo a questo punto.
Insomma, è pur vero che domani il sole, domani, sorgerà lo stesso…
E Noi, con ansia e grandissimo timore attendiamo che qualche raggio illumini anche il nostro cammino, perché peggio di così è davvero difficile continuare.

Ad Majora Ragazzi, nunc et semper OléOLbiaOlé,
Simprie