All’andata vincemmo, con il minimo scarto, grazie ad un missile galattico di Puma Borges Emerson, una partita dominata sin dai primi minuti e diventata, inopinatamente, complicata a causa dell’espulsione di un ingenuo Cadili che, ci costrinse a giocare in inferiorità numerica nei 40’ finali. Quella sconfitta, alla vigilia di Natale, per i lariani di mister D’Agostino unita ai successivi esami di “riparazione” del mercato invernale, fu una buona occasione per correggere il tiro da parte della società blu celeste. Infatti a gennaio, partono D’Anna, Giudici, Kaprof, il secondo portiere Bertinato e arrivano calciatori del calibro di Foglia, Emmausso, Masini, Liguori e, il talento italo-brasiliano, Paulo Azzi. Alla ripresa del campionato, il Lecco inanella una serie di 11 risultati positivi, 6 vittorie e 5 pareggi, 23 punti che alla 28ª giornata di campionato lo insediano in quarta posizione, con 50 punti dietro al Como (55), Pro Vercelli (53) e Renate (51).
Allo stato dell’arte, il Lecco che incontriamo domenica, è sempre nelle posizioni di vertice, quinta ex-aequo con la Pro Patria, ma il distacco dalla prima, sempre il Como (66) è diventato di 10 punti. Effettivamente, lì in vetta le squadre che sembrano veleggiare con il vento in poppa, sono soprattutto Alessandria e Pro Vercelli. Il Lecco, pur perdendo poco, 2 volte, alla 29ª per 3-0 a Novara e, sabato 3 aprile in casa (0-1) con Pro Patria, ha anche vinto una sola volta, in casa della Pistoiese, e pareggiato con Grosseto, Pergolettese e Pro Patria. Nelle ultime 6 gare ha mostrato diversi segnali di una involuzione abbastanza preoccupante. D’improvviso l’ambiente sembra aver smarrito le sue certezze.
Maretta dentro e fuori dal rettangolo di gioco: qualche silenzio (nei dopopartita) di troppo, qualche ammissione di difficoltà di ordine tecnico (affaticamento da turni infrasettimanali) e, persino, una improvvisa boutade del Presidente Di Nunno, evidentemente polemico per mancati sostegni da sponsor: «Ho avuto un’idea. Il Calcio Lecco 1912 dal prossimo anno cambierà nome e competerà come “Paolo Di Nunno Calcio”».
Da 7 turni il suo “ariete” stagionale, il Bomber Riccardo Capogna, 10 reti finora, non riesce a segnare. L’ultima sua prodezza, il destro fulmineo che sbloccò il risultato al 4’, nel 4-0 contro la GiuveU23, è datata 28 febbraio. Nello 0-0 con Pro Sesto, Capogna, ha mandato alle stelle il rigore decisivo e, in tutte queste ultime gare, non è stato in grado di concretizzare le numerose palle gol capitategli anche in posizioni favorevolissime. Ma, quel che preoccupa, per il prosieguo di stagione dei lagunari, è che la squadra da tempo non riesce a sviluppare il suo consueto gioco fatto di palleggio e fraseggi veloci con verticalizzazioni efficaci al centro dell’area avversaria. Il Lecco dei 12 km di media percorsi a partita(dati GPS comunicati dal mister), da ogni singolo giocatore in campo, sono un dato non più riscontrabile nelle ultime esibizioni. Significativa è anche la constatazione che, nelle ultime sei esibizioni, quasi sempre il migliore fra i Lariani sia stato il portiere Pissardo che ha tolto le castagne dal fuoco in una dozzina di occasioni maturate contro la sua rete. Ultima annotazione: tra le mura amiche il Lecco non vince da 3 giornate (2 pari con Grosseto e Pro Sesto) più la ultima sconfitta coi bustocchi apparsa, ad essere onesti, del tutto meritata contro una Pro Patria che ha dominato il confronto, in maniera imbarazzante, al di là del risultato.
Insomma, l’occasione apparirebbe alquanto ghiotta per l’OLBIASPECIAL di questi tempi; ma è meglio, oltreché opportuno non fidarsi troppo del recente passato. Gli infortuni, soprattutto i lungodegenti Galli (crociato) e la lussazione della rotula di Foglia, hanno contribuito molto a “rompere” gli equilibri nella zona centrale del campo, ma la rosa a disposizione di D’Agostino lì in mezzo ha storia, numeri e talento da vendere per consentirsi prestazioni di altissimo livello, con i tanti ricambi a disposizione.
Il risultato finale di questa sfida importantissima per entrambe, dipenderà certamente da quel che accadrà nella parte nevralgica del campo, quella in cui da un lato si va contrastare la manovra avversaria e dall’altro si costruisce il proprio gioco.
In queste ultime gare D’Agostino ha “smazzato” talvolta le carte del suo centrocampo, vuoi per la carenze di organico a disposizione, vuoi per “scombinare” le contromisure degli avversari. Per esempio nel recupero con la Pergolettese, mercoledì 31 marzo, il mister ha fatto di necessità virtù, schierando una inedita fascia mediana a tre (Lora, Bolzoni, Marotta) con Azzi e Iocolano sulla tre-quarti a sostegno dell’unica punta Mastroianni prima, Capogna nella ripresa.
Il rinvio causa Covid della “tappa” a Vercelli è stato salutato come un toccasana per i Bluceleste, che hanno finalmente potuto riprendere fiato dopo una “tirata” di 7 turni consecutivi  in 31 giorni (dal 28 febbraio al 27 marzo). Tour de force piuttosto faticoso, ma che appare uno scherzo se si guarda a quel che è toccato ai nostri ragazzi che da sabato 27 marzo a questa domenica del 18 aprile, i 7 turni li completeranno nell’arco di 23 giorni, e mercoledì 21 replicheranno l’8° capitolo di questo “supplizio”.
C’è di più, visto che nel calcolo delle probabilità delle ammonizioni, a noi, dopo la grandissima prestazione contro il Como, è toccato subire la “casualità” di due ammoniti in diffida (Altare e Lella) che, assieme agli altri “endemici” indisponibili, non potranno quindi essere schierati a Lecco.
E la cosa diventa molto problematica, sia per il peso specifico di queste due pedine, per giunta in forma strepitosa di questi tempi, sia per il fatto che la mancata trasferta a Vercelli ha consentito al consistente manipolo di diffidati del Lecco (Bolzoni, Capogna, Celiak,  Marzorati, Marotta, Merli Sala e Liguori) di non rischiare alcun potenziale cartellino giallo e di essere quindi completamente a disposizione del mister in questa ennesima combattutissima “finale” di stagione.

Buona partita a Tutti, e che vinca il Mig…L’Olbia!
Tore Zappadu.