Solo nei sogni, gli uomini sono davvero liberi,

è da sempre così e così sarò sempre.

Siena-Olbia 0-1
Siena: Moschin, Castiglia (46’ Saric), Guerri, Mendicino, Bunino, D’Ambrosio, Iapichino, Bordi, Stankevicius, Grillo (46’ Firenze), Vassallo (72′ Doninelli). A disp.: Ivanov, Romagnoli, Rondanini, Masullo, Lucarini, Filipovic, Secondo. All.: Colella.
Olbia: Carboni, Pinna, Cotali, Dametto, Miceli, Geroni, Capello, Ragatzu (68′ Tetteh), Piredda (87′ Feola), Kouko (82′ Senesi), Muroni. A disp.: Montaperto, Van der Want, Murgia, Russu, Auriemma, Quaranta, Delgado. All.: Mignani.
Arbitro: Francesco Raciti di Acireale. Assistenti: Matteo Guddo di Palermo e Ylenia D’Alia di Trapani.
Rete: 41’ Daniel Kouko
Amm: Muroni, Cotali, Miceli, Firenze, Geroni.

Fischi, malumori e cori contro il mister Colella. C’è gloria e applausi solo per Mignani, storico ex tornato al Franchi idueda avversario. L’Olbia vince con un gol nel primo tempo di Kouko e sorpassa in classifica il Siena, che esce nuovamente dalla zona playoff.
Hanno sintetizzato così i tifosi senesi, l’esito della gara. Bene: “A chi tocca nun se ngrugna!
Ed oggi non è toccato a noi. Stupendo, eccezionale, magnifico, meraviglioso, splendido, straordinario, superbo: penso di averli messi tutti i sinonimi (li ho ripresi dalla Treccani) del nostro sentimento. La fermata di Siena ha però detto tante cose in più, per provare a capirci qualcosa di questo nostro periglioso percorso nel viaggio verso i nostri orizzonti. Intanto che, per davvero, ci dobbiamo Rassegnare. Ad ogni giorno la sua storia, ad ogni partita la sua cronaca. Belli e volubili, i nostri ragazzi sono la sintesi perfetta di quel che è il gioco del calcio, la parabola della vita. Un giorno nella polvere, un altro sull’altare. Rassegniamoci. Non fai in tempo a montare la tua incazzatura per una figuraccia barbina contro Pistoiese che subito ti rifai, con gli interessi, contro una signora blasonata del calcio provinciale italiano come il Siena.

Ed allora: Carpe Diem.
E quindi di questo giorno speciale parliamo. Intanto perché, visto che ci piace parlare di sentimenti, siamo felici per Michele Mignani. Al rientro sul palcoscenico di cui è stato un primattore indiscutibile, ottiene il trionfo più bello e nobile che merita. Lo fa con il suo indiscutibile stile. Spesso discusso, anche da noi, per alcune scelte di modulo e di uomini, The Mister è indiscutibilmente Un Signore a trecentosessanta gradi. Che vinca o perda, nessuno meglio di lui ha stile per affrontare l’evento. E probabilmente è per questo che Marino, il presidente, gli ha affidato non solo i suoi ragazzi, ma il progetto stesso che ha per nome Olbiacalcio e per bandiera la nostra anima. A questo punto crediamo non sia un caso che la nostra nuova storia la stia scrivendo anche un altro uomo speciale e, anch’egli, fatto di stoffa e tempra eccellente come Alessandro Marino che sarà anche un Manager ed un appassionato di calcio ma, nella vita professionale, è senza ombra di dubbio un Signor Professore. E, comunque la giudicate, a me personalmente questo pomeriggio mi è venuto di pensare al nostro presidente nei panni di Robin Williams. Non tanto come attore, ma come autentico trascinatore di quell’Attimo Fuggente in cui dei giovani allievi imparano a credere in se stessi e nei valori della vita. Siena e il mitico Franchi, a me hanno suggerito queste suggestioni.
Tra le quali si incastona a meraviglia, la favola di Kouko Daniel Zinon, il footballeur delle lagune di Abidjan che hakouko penato le proverbiali sette camice per ritrovare la sua innata familiarità con il gol, ma che è sempre stato nei nostri cuori. Anche quando sbagliava reti incredibili Daniel era il nostro fratello, il nostro figlio che ci provava sempre, che non mollava mai e al quale tutti noi avremmo voluto, se solo ne avessimo avuto la possibilità, regalargli quel gol che non arrivava e che lo rendeva così triste. Adesso sorride, adesso anche lui siede sull’altalena “fuggente” degli attimi di gioia e dolore che questi stupendi giovani uomini sanno offrirci.

Prossimi al Natale, abbiamo provato a scrivere questa letterina, al Santa Claus di Drøbak perché ci mantenga integra la speranza di continuare questo lungo viaggio verso un orizzonte in cui questi nostri ragazzi sicuramente Belli, ma anche Volubili, continuino a sorridere, imparando che qualche volta, persino le lacrime sono il miglior ricostituente nelle alterne vicende dell’esistenza.
Ad majora Ragazzi, per sempre ma, per ora, Grazie di cuore per questo vostro meraviglioso regalo di Natale.
OlèOlbia Olé….. Simprie.