MODENA-OLBIA 1-2
Modena (4-3-2-1):
Gagno; Ciofani, Piacentini, Pergreffi, Azzi; Scarsella (46’ Ponzi), Gerli, Armellino (75’ Giovannini); Tremolada (46’ Duca), Minesso (60’ Longo); Ogunseye (46’ Mosti); a disp.: Narciso, Renzetti, Baroni, Magnino, Silvestri, Di Paola, Bonfanti. All. Tesser.

Olbia (3-4-1-2): Ciocci; Pisano, Brignani, Emerson; Arboleda, La Rosa (72’ Giandonato), Lella (78’ Ladinetti), Travaglini; Biancu (67’ Chierico); Ragatzu, Udoh (72’ Saira); a disp.: Van der Want, Belloni, Occhioni, Mancini, Manca. All. Canzi.
Arbitro: Michele Di Cairano di Ariano Irpino
Reti: 42’ e 45’+1’ KING Udoh; 55’ Ciofani.
Note: 10-2; amm. La Rosa e Travaglini; rec.:+1’+4’.

Questa Band suona il Rock….
Per chi l’ha visto e per chi non c’era: la mia banda suona il rock e per chi quel giorno lì, inseguiva una sua chimera.

Sì, sì sìììììììììììììììììì: Anche i ricchi piangono!
Di fronte ad un’Olbia eroica, si infrange la chimera dei ricchi padroni del campionato.
E Noi???!!!
NOI: CI SIAMO RIPRESI IL SOGNO!
Bello, Bello, Bello…tanto bello da essere TUTTO VERO.
In cuor nostro, tutti noi nessuno escluso, sapevamo che poteva accadere: quest’Olbia è forte e non merita di rintanarsi nei bassifondi della Classifica.
Oggi da Ciocci all’ultimo dei panchinari, abbiamo dimostrato che siamo alla pari con tutti i mega blasoni che “strombazzano” nel questo girone.
Tornano alla memoria le partite “rubate” a Pescara, a Siena e con Reggiana in casa.
Spiace, un po’ per il Modena del nostro indimenticabile RobertONE, ma l’Olbia doveva dare un segno, in questa stagione, un segno tangibile ed evidente della sua straordinaria solidità.
E a rosicare stavolta, è toccato agli altri.
Nel presentare questa gara avevamo parlato dei “calimeri” bianchi che sfidavano i nobili “canarini”.
Ebbene il più cali..moro di tutti, il 5°Moro dell’Olbia, incontrastato re King Udoh, ha zittito i tifosi del Braglia, riprendendosi con gli interessi la rivincita dell’andata, spiegando a tutti (se mai ci fossero dubbi) che se fosse stato in campo  e non espulso dopo 27’ quella gara non sarebbe finita 0-3 per loro.
Tutto il meglio del primo tempo è racchiuso negli ultimi 4 minuti, quando Udoh sulla sinistra riceve il pallone da Travaglini, salta il primo, poi il secondo avversario si posiziona scarpa e palla sul collo piede e nell’angolino del palo a lui vicino trafigge Gagno, per il primo “rintocco” alle coronarie dei capo classifica.
Non passano 40 secondi che su una ripartenza, Azzi è lanciato a rete del tutto indisturbato ma, altro segno del destino favorevole, l’uscita fuori area, più efficace e produttiva che Giuseppe Ciocci potesse regalarci, gli interrompe corsa, precisione e possibile… pareggio.
Dal mancato 1-1 allo 0-2 il passo è breve e stuzzicante:
-siamo una ventina di secondi dopo il 45’ quando, su attacco insistito, prima  Ragatzu impegna Gagno e sulla ribattuta, sempre ReKing calcia, seppur fuori misura a fil di palo, la palla non esce ed arriva sui piedi di Travaglini che rilancia l’azione; sul suo traversone alto, il tocco di testa di Armellino restituisce il pallone al 5° Moro che, ringrazia, fa l’inchino al pallone e gonfia la rete, stavolta sfracellando le coronarie di Gagno, Tesser e compagnia cantante (cinquemila e passa sugli spalti): 0-2 e squadre al riposo.
Nel secondo tempo hanno giocato sempre loro, con rabbia, velocità e raziocinio, hanno battuto una marea di angoli, sul 6° hanno anche trovato il gol con Ciofani, il primo per lui che diventa quindi il 12° “canarino” ad andare in rete.
Attaccano, attaccano e, inutile negarlo, la “scurrina” e le invocazioni alla Madonna di Cabuabbas si sono accavallate, mano mano che trascorrevano i minuti, quantomeno da noi che li “accompagnavamo” dallo schermo. Bene, benissimo Ciocci finalmente padrone di se stesso e della sua area; almeno tre interventi straordinari che gli vanno riconosciuti anche con qualche strenna da tutti i compagni:
-63′ “miscia-mureddu” in area, un tiro potentissimo di Azzi, fa da carambola in un groviglio di gambe che svanisce con la presa bassa e sicura di Ciocci.
-75′ Ciocci respinge a mani aperte la testata di Longo.
-80’ Giovannini entra in area e bombarda di destro, Ciocci respinge.
Nonostante qualche ripartenza sprecata, anche nel secondo tempo siamo stati bravi a non perdere mai la concentrazione, non fare falli dentro e al limite dell’area e non cadere nella frenesia propostaci dall’iper movimentismo di Gerli e dei suoi.
Insomma, a tremare siamo stati noi che li guardavamo dallo schermo, loro in campo hanno fatto quel che si doveva fare, nel modo migliore.
Pensierino per gli amici di Modena: lo scorso anno di questi tempi battemmo il Como che era primo in classifica con due punti di vantaggio sulla Pro Vercelli.
Il Como andò in B, nonostante quel pesante 3-0 (2 volte Lella, 1 Ragatzu) rimediato al Nespoli: ad Ogunseye ed ai suoi compagni di giallo vestiti, auguriamo di cuore lo stesso risultato finale.
Noi, riprendiamo lo spartito dell’inizio di questa cronaca:
Abbiamo riacciuffato il SOGNO e quindi, come dice il divin poeta Fossati:
NON SVEGLIATECI, non ancora, e NON FERMATEVI….
Per favore NO!
Questa Band… suona il Rock… che ci piace.
Ed ora…: “accogliamo” il Pescara!
Ad Majora Ragazzi, GRAZIEEEEE!!!
Tore Zappadu