Olbia-Piacenza 1-1

Olbia: Aresti, Pisano, Dametto, Iotti, Cotali, Muroni (76’ Murgia), Geroni, Feola, Piredda (86’ Senesi), Ragatzu, Ogunseye (95’ Arras). A disp.: Idrissi, Van der Want, Pinna, Manca, Vasco Oliveira, Vispo, Leverbe. All.: Mereu
Piacenza: Fumagalli, Bertoncini, Silva, Pergreffi, Di Cecco, Scaccabarozzi, Pederzoli  (4’ Segre), Morosini, Masciangelo, Della Latta, Zecca (65’ Romero). A disp.: Criscione, Lanzano, Mora, Nobile, Ferri, Bini, Masullo, Castellana, Segue. All.: Franzini
Arbitro: Manuel Volpi di Piacenza.
Reti: 37’ rig. Morosini, 63’ rig. Daniele Ragatzu
Note: corner 3-2; Amm: Morosini, Geroni, Romero; Recupero: 1’- 7’ Spettatori: 1077.

Eppur si Move!
Quando le certezze vacillano, quando le partite non girano per il verso giusto, quando hai la sensazione che può finire male, l’unica cosa che conta è se riesci a salvare la pelle e muovere la classifica. E, quantomeno questo, lo manteniamo in saccoccia. E, per come si erano messe le cose, non era davvero cosa semplice.
Anche perché, di fronte avevamo una discreta corazzata.
Vale a dire quel Piacenza che, nello scorso torneo, arrivò 6°, che ci batté secco due volte due (1-3 in casa nostra e 2-0 da loro), che segnò 56 gol (loro terzo attacco del girone, noi appena 43) e subendone invece 41, mentre noi con 59 reti sul groppone facemmo meglio solo della cenerentola Racing. Questi i ricordi, nefasti di quel che fu, appena l’altro ieri. Oggi tutt’altra musica, con loro, probabilmente ancora più forti, visto che tra i pali si sono garantiti le certezze di Fumagalli pescato dai cuginastri della Pro, ed in avanti ci hanno “soffiato” quel Corazza tanto agognato che, ancora e fortunatamente, non era pronto per giocare.

Noi, in fondo eravamo gli stessi, per 8/11, della scoppola casalinga del 19 febbraio scorso, visto che ci mancano all’appello Ricci (e menomale, visto che Aresti anche oggi ci ha salvato il “culo”) Cossu e Kouko (e questo invece ci costa tanto).

Insomma, vediamola in positivo. Oggi, con tutti i problemi che abbiamo ( li abbiamo, checché se ne dica) li davanti, siamo stati in grado di giocarcela alla pari e, forse, ai punti abbiamo persino vinto noi. In difesa, tutto ha funzionato più che bene e, se avessimo avuto la VAR, probabilmente quel rigore l’arbitro l’avrebbe negato, visto che Dametto il fallo lo ha commesso fuori area. A centrocampo la muraglia del trio (INTOCCABILI) “GeFeMuro” sta assumendo sempre più proporzioni impressionanti per quanti palloni raccatta nel pressing e quanti ne distribuisce nel forcing. Tanto più quando poco più avanti giochiamo con i due Silfi gravidi di un estro ed una genialità “malefica” (per gli avversari) che quando sono in vena, ed oggi lo erano, non lasciano niente al caso. Piredda e Ragatzu hanno letteralmente scorrazzato nelle praterie del Nespoli ed hanno tenuto in ambasce i ragazzi di Franzini costringendoli quasi sempre sulla difensiva. Peccato per quella svista dell’arbitro sul fallaccio non sanzionato su Piredda (dentro l’area, lo hanno stretto ed atterrato in due), perché probabilmente il finale sarebbe stato diverso.  Fin qui l’Olbia dei…pervenuti. Manca uno, ed è quello dei “ventigol”. Ogun, non li farà questo è certo. Ci sta mettendo tutto l’impegno possibile ed, oggi, ha anche messo insieme tre o quattro cose discrete. Poteva segnare, ma Fumagalli ha fatto l’Aresti, e gli (ci) ha negato la soddisfazione più bella. Ma, alla fine, in un campionato lungo e snervante come questo, rischiamo seriamente di pagare un conto salatissimo. Va anche detto che, obiettivamente, Robertone (cui noi tutti dobbiamo davvero tanto per quel che ha fatto lo scorso anno), non è entrato in sintonia con il “suo” pubblico. Questa alchimia, soprattutto quando l’attaccante non segna, capita rare volte. Inutile ricordare che questo accadde, e da subito, con Kouko che poi, come tutti sappiamo, si espresse ai suoi massimi livelli.

Ma questa è storia passata, adesso serve qualche nuovo accorgimento; perché da solo li davanti, lo dico con tutto l’affetto del mondo, il ragazzo rischia di bruciarsi.

Comunque, grazie a tutti nessuno escluso, mister e ragazzi, per questo meritatissimo, buonissimo e bellissimo pareggio.
Ad majora, ora e per sempre Olè-Olbia-Olè,
Simprie