FERMANA-OLBIA 1-3
Fermana (4-4-2):
Ginestra, Rossoni (77’ Frediani), Blondett, Scrosta, Alagna; Pannitteri, Urbinati, Capece (84’ Spedalieri), Rodio (64’ Simonelli); Cognigni (64’ Marchi), Kyeremateng (84’ Boateng). A disp.: Moschin, Parodi, Sangiorgi, Bugaro, Giannò, Graziano, Sperotto. All. Baldassarri.
Olbia (3-4-1-2): Ciocci, Pisano (54’ Pinna), La Rosa, Brignani; Arboleda, Ladinetti (83’ Boccia), Lella (83’ Chierico), Travaglini; Ragatzu; Udoh, Mancini (72’ Biancu). A disp.: Van Der Want, Renault, Giandonato, Occhioni, Manca. All. Canzi
Arbitro: Marco Ricci di Firenze
Reti: 74’ King Udoh; 75’ Roberto Biancu; 76’ (rg) Pannitteri; 94’ Danielinho Ragatzu.
Note: angoli 3-7; Amm.: Mancini, Ladinetti, La Rosa, Pisano, Udoh, Ciocci; espulso all’81’ Scrosta per doppia ammonizione; rec.:+3’+5’

È una notte Fermana che vedi
Questo taglio di luna
Piccolo come una gioia qualunque
Grande come la nostra fortuna.
La fortuna di viverla Adesso
Questa storia infinita
Questa notte che corre è il futuro che arriva
dopo una lunga contesa, ed una emozionante partita.

Il calcio come metafora della vita, con le sue gioie e i suoi dolori comunque mai eterni, con la passione che ti assale nei minuti in cui hai la fortuna di attenderli. Gioia e dolore, riso o pianto perché uno solo dei due assapora quella immensa “gioia qualunque”…
Grazie RagaTZI, di esser stati in grado di condensare in 98’ minuti, il meglio e il bello di tutto quel che i nostri piccoli sogni di gloria sportiva, avevano avuto il pudore di accarezzare.
Ci giocavamo Tutto, non è un caso se per chi lotta per il Successo si dice che ottiene la Promozione e chi sta dietro, se ce la fa a mantenere la categoria si dice che ottiene la Salvezza.
E Salvezza è stata, con tutto il merito e la fortuna che vi siete meritati.
Primi 48 minuti, vietati ai malati di cuore e non perché, come dicono i sapienti cantori del calcio che conta, “le squadre si studiano”, ma semplicemente perché nell’arena del Rocchi tutto è spezzettato, gli scontri sono fisici e inconcludenti:
-6 piazzati per loro, tanti da far paura, tutti conclusi nel vuoto; 1 piazzato ed un corner per noi con lo stesso risultato;
-4 ammoniti per noi, uno per loro;
-il loro Pannitteri (“genio e giovinezza”) che continua a mettere in ambasce un più esperto, ma meno dinamico Pisano;
-il nostro Ragatzu (genio ed esperienza) che vaga sul campo, coi tocchi di classe consueti, ma per il momento fini a stessi.
Insomma tutto rimandato al dopo, che arriva e… come se arriva.
Quasi sempre, dalle palle ferme:
-al  49’ su angolo Ginestra si salva alla grande su Mancini che calcia a botta sicura;
-53’ Mancini ad Udoh, Rossini anticipa il tapin del potenziale vantaggio;
-54’ entra Pinna e Pannitteri si eclissa;
-64’ entra Marchi per uno spento Cognigni (Brignani il suo interruttore) ed un minuto dopo ci prova con una girata che va di poco alta;
-62’ esce Ciocci, non dal campo, ma a spasso oltre l’area, sventuratamente lasciando sguarnita la sua area, Rodio si impappina peggio di lui e non sfrutta;
-68’ ancora corner per noi, il destro di Brignani che supera Ginestra, ma Alagna respinge dalla linea di porta;
-72’ entra Biancu, ed è subito… luce;
-74’ Pinna da meta-campo si inventa un passante a campanile che salta Blondet e Scrosta e trova Udoh che, “vis a vis” con il Caveau di Ginestra, lo perfora con uno dei suoi tocchi Celestiali: 0-1;
-75’ azione insistita sulla fascia sinistra, Ragatzu “a mezzaria” calcia sicuro ma “s’imbatte” su Ginestra, nella respinta palleggio, dal destro al mancino di Mister Biancu e imbucata… Celestiale: 0-2;
-76’ Pannitteri si riprende dal torpore, salta Pinna entra in area e sul fondo viene atterrato da Ladinetti, dal dischetto il 22enne siciliano infila senza scampo per il “crudele” (per Noi) 1-2;
-81’ Scrosta si incarta su Biancu (semprisse) e prende proprio lui (unico ammonito della sua squadra) il secondo giallo… altro vantaggio per noi: 11 contro 10;
-minuti finali, di ansia, agitazione e poca incisività per loro; raziocinio e caparbietà sul nostro fronte;
-94’ ripartenza sempre sulla sinistra, siamo in superiorità numerica, da Udoh a Chierico, da lui tocco palla verso Danielinho, il divin esteta di Quartu che, dal 16 metri infila chirurgicamente il terzo gol, quello che chiude partita, incontro e salvezza della SUA Olbia e, meglio mi sento, ricompatta la “splendida dozzina” del Tandem-gol con il 5Moro… 12 reti per entrambi.
Alle 22,42 di ieri 14 aprile 2022 (giorno buono per la nostra storia) chiudiamo la pratica più complicata della stagione.
Ma questa notte trascorsa corre, corre ancora, perché è davvero
…il Futuro che arriva:

-Sabato 23 aprile al Nespoli ci giochiamo col Grosseto (è la terza volta, dopo il play off del 2016 nell’era Marino e nel finale dello scorso anno) una piccola, flebile ma possibile speranza di Playoff.
Una speranza così leggera che ci fa sognare.
Ad Majora SEMPRE,
Tore Zappadu