Ciao Fabrizio, bentornato in Sardegna. Quando abbiamo letto della trattativa e che il tuo rientro in ”Terra Sarda” sarebbe potuto svanire perché le “sirene” di un contratto più “sostanzioso” (tre anni e mezzo col Perugia) ti avrebbero potuto portare lontano dalle tue “radici” non ci abbiamo creduto. Sei al Cagliari e, ti auguriamo di tutto cuore, di poter concludere come meriti, la tua carriera tra Noi e con rinnovati successi.
Il Nespoli ti ha “svezzato” al grande calcio, in una stagione 2005-06 (quella del centenario) complicata, difficile, recuperata in quella tremenda sfida di Jesolo ai play off, con una salvezza che, in pratica, venne decisa da gol del pari siglato a Jesolo da Simone Cirina, un’altra colonna della storia dell’Olbia.
In quella che, nella nostra storia, fu l’ultima stagione dell’era Putzu, probabilmente furono proprio i problemi societari che fecero scivolare una buona squadra nei bassifondi della classifica. Nell’allora mercato di gennaio quella Olbia rivoluzionò il suo organico; andarono via in 8, tra i quali giocatori come Ottolina, Nizzetto, Marotta, Falco, e ne arrivarono di nuovi, tra cui Manis, Sotgia, Lanzillota e Cirina. Proprio l’arrivo del fortissimo centrale campidanese, durante quel mercato aveva creato un problema, perché si era sparsa la voce che proprio Tu, Fabrizio Cacciatori, non avresti trovato spazio in una difesa che comunque annoverava ragazzi del calibro di Mugnaini, Varriale, Palazzo e, per l’appunto, Cirina.
Fu Sorbi, l’allenatore, a dichiararti da subito incedibile.
E tu, alla tua prima stagione da calciatore professionista, in una terra così lontana dal tuo Piemonte, sapesti dimostrare di quale “lega” fosse composta la tua tempra. Disputasti 32 partite, in tutti i ruoli difensivi; quando c’era Mugnani, andavi a sinistra; quando giocava Varriale a destra; e quando giocavano entrambi facevi coppia al centro con Palazzo o Cirina. Oltre le 3 di coppa giocasti le 32 gare, su 34 della stagione, partendo 31 volte da titolare con sole tre sostituzioni, a pochi secondi dalla fine, per un totale di 2788 minuti.
Non male davvero, per un ragazzo di 19 anni.
Ed allora, tanti auguri per questa nuova avventura, in questa Terra amica, con affetto Gli Olbiesi che non dimenticano.