VITERBESE-OLBIA 0-0
Viterbese (3-5-2): Fumagalli; Marenco, Ricci, Semenzato; Mungo (75’ Pavlev), Adopo (63’ Iuliano), Calcagni, Megelaitis, Urso (80’ Maffei); Volpicelli (80’ Polidori), Bianchimano (63’ Murilo). A disp.: Bisogno, Polito, Carannante, D’Uffizi, Aromatario, Martinelli, Alberico. All.: Rossi.
Olbia (4-3-1-2): Ciocci; Pinna(81’ Occhioni), Brignani, Emerson, Travaglini; Chierico (62’ Ladinetti), Lella (81’ Giandonato), La Rosa; Biancu; Udoh, Saira (62’ Ragatzu). A disp.: Van Der Want; Perseu, , Mancini, Pisano, Belloni, Sanna, Manca. All.: Canzi.
Arbitro: Antonino Costanza di Agrigento.
Note: angoli 5-5; amm. Pinna (va in diffida), Giandonato diffidato salta Montevarchi; rec.:0+4’.

Su mossu ‘ei su famine! 
Nessuno voleva perdere, ma entrambi hanno provato a vincere.
Su Famine (la Fame in italiano) è sempre una brutta compagna.
E di sicuro, sia l’una che l’altra delle contendenti, mano mano che passavano i minuti hanno tremato al pensiero che quel piccolo “morso” alla classifica saltasse, da un momento all’altro:
-prima al 66’ ci pensa Ragatzu a non sfruttare un bel pallone servitogli da La Rosa (per lui gara suntuosa), Danielinho solo davanti a Fumagalli sbaglia lo stop decisivo (anche ai grandi, talvolta capita;
due minuti dopo, dall’altra parte, Mungo scende sulla destra, nell’ultima sortita prima della sostituzione e apparecchia una palla buona per uno stanchissimo” Volpicelli che calcia bene, ma Ciccoi rispende meglio, solo che la palla si impenna ed arriva nella disponibilità di Murilo che, a porta vuota con Ciocci ancora alle prese con i postumi del “miracolo” precedente, calcia a mezzaltezza ed a botta sicura: Sarebbe gol tutta la vita se, la schiena di Trottolino Pinna (a destra è davvero il suo pianeta preferito) solleva la traiettoria al di sopra della traversa, per l’inutile 5° angolo dei Tusci. Giusto per far pari e patta anche sui corner.
Non è stata una bella partita, ma le occasioni, talvolta per circostante fortuite, non sono mancate. Ma, per differenti motivi, alla fin della fiera un punto MERITATO per ciascuno, non risolve nessuno dei problemi della vigilia, ma lenisce la febbre da mal di Classifica.
Di sicuro, per quel che ci riguarda, Canzi in primis, eppoi i suoi ragazzi hanno preso sul serio l’incazzatura di Marino “le chiacchiere” e le prestazioni a zero punti, danno sempre lo stesso risultato del Niente assoluto.
Canzi ha vinto anche con la scommessa del turnover, a centrocampo Chierico e Lella, hanno vinto il confronto con Adopo e Mungo, in difesa Brignani e La Rosa hanno pressoché cancellato Bianchimano e Volpicelli; li davanti Udoh ce l’ha messa ed ha tenuto reparto tendendo botta con profitto sulla morsa degli avversari. Splendido il suo assist a Biancu al 19’ quando il suol destro calibrato verso il 7 è stato sventato da Fumagalli con un balzo verso il cielo.
Peccato che il Nostro Quinto Moro al 57’ solo con giovannibattista nel deserto, abbia mandato alta e fuori misure la palombella a superare il portiere… imitando Ragatzu che, questo “fondamentale” lo aveva ciccato appena tre giorni fa ad Imola.
Saira si è mosso, qualcosina ha anche fatto ma, probabilmente, bisognerebbe…. dargli tempo. Ma, purtroppo, noi a 10 giornate dalla fine… Nos non habent Tempus (non è sardo, ma saggezza latina).
Domenica c’è il Montevarchi e, ovviamente, la pillolina antistrizza non ci serve a niente: Dobbiamo SOLO VINCERE per riacciuffare il carro celeste che ci porti all’Arcobaleno dei Playoff.
Ad Majora Ragazzi, nunc et semper OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu