FLAMINIA-OLBIA 0-1
Flaminia: Forzati, Paletta, Pieri, Scortichini (80′ Evangelisti), Locci, Tartaglione, Cardillo, Macrì, Giustarini (74′ Luzi), Crescenzo, Damiani (56’ Gori); a disp.: Nasti, Sagnotti, Ranucci, Bonaventura, Puca, Gay; all.: Vigna
Olbia: Carboni, Pinna, Florin, Steri (64’ Coloritti), Dametto, Miceli, Piredda, Gallo, Aloia (64’ Formuso), Geroni, Mastinu (88’ De Angeli); a disp.: Ciotti, Cacciotti, Caboni, Capuano, Malesa, Riehle; all.: Mignani
Arbitro: Vimercati di Cosenza.
Reti: 83’ Loris Formuso
Note: corner 7-3 per l’Olbia. 86’ espulso Macrì per doppio giallo; amm.: Gallo, Piredda, Locci. Rec.: 1’ e 4’.
Una volta tanto lasciamo parlare un cronista di Civita Castellana, riportando tutto ciò che ha scritto sul sito Viterbonews24.it, l’inviato della testata laziale:
Troppo Olbia per la Flaminia Civita Castellana, che resta attaccata al pareggio per oltre ottanta minuti soprattutto002685---_B08Bfr@0167.pdf grazie alle parate del portiere Forzati, ma alla fine cede (1-0, in gol Formuso a cinque dalla fine) alla maggiore qualità degli isolani, che incassano la prima vittoria del 2016.
Primo tempo quasi tutto di marca sarda. L’Olbia da subito spinge forte, cercando il vantaggio. La Flaminia dal canto suo cerca di contenere e ripartire in contropiede. Civitonici che rischiano almeno per tre volte di capitolare nella prima frazione, ma prima Mastinu, poi Piredda e infine Aloia sprecano trovando anche un Forzati sempre molto attento.
Ripresa che vive sempre sulla falsariga dei primi quaranta cinque minuti. Sono gli ospiti a cercare di più la via della porta, ma senza trovare il gol. Rete che arriva a sette minuti dalla fine: cross di Coloritti per Fomuso che di testa trafigge un Forzati fino a quel momento super. Gol che taglia le gambe alla squadra di mister Vigna, che chiude in dieci uomini dopo l’espulsione di Macrì.
Per una la Flaminia una battuta d’arresto, contro una squadra sicuramente che ha dimostrato di avere un altro tasso qualitativo, che frena la risalita dei rossoblu, comunque ancora fuori dalla zona playout.”
Insomma fa sempre piacere vincere, ma è ancora più bello quando anche osservatori non di parte bianca ne apprezzano il modo e la sostanza. La verità è che, probabilmente, solo domenica con Grosseto capiremo di che pasta siamo fatti e se è vero come sembra che, nonostante le troppe prefiche gufatrici di queste ultime settimane, il campionato non sia ancora volato via. Davanti, come si vede, balbettano ora l’una ora l’altra. Questa continua “banzigallella” (altalena) tra le prime 4, ha accorciato il gap e il gruppetto delle pretendenti alla vittoria finale si sta sempre più allargando, con il sontuoso ingresso della Torres di Sanna, e la resistenza di Albalonga e Nuorese. Noi siamo lì da presso, di rincalzo e, se del caso, pronti a dire la nostra senza (ancora) troppe illusioni. Per queste ultime, attendiamo i maremmani domenica prossima al Nespoli.
Se dovesse andar bene questo confronto diretto, chi potrebbe impedirci di sognare?

Per oggi, con i piedi ben piantati per terra, prendiamoci questa bella e salutare boccata d’ossigeno che, forse, ci sta a dire che la convalescenza è finita e che l’Olbia (Udite, Udite) è TORNATA.
Ad Majora, Ragazzi, Ora e Per Sempre OlèOLBIAolè,
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