Olbia- Flaminia 3-0
Olbia (4-3-3): Mazzoleni; Doddo, Cacciotti (88’ Riehle), Tricoli, De Cicco; Steri, Brenci, Cejas (62’ Miceli), Molino, Giglio (67’ Ribeiro), Mastinu. A disp.: Van der Want, Aloia, Formuso, Falasca, Florian, Capuano. All.: Biagioni
Flaminia (4-2-3-1): Nasti, Pieri (7’ Perelli), Ranucci, De Fato (51’ Luzzi), Bricchetti, Tartaglione, Macrì, Salvatori (81’ Bonaventura), Cardillo, Gay, Giustarini. A disp.: Sperduti, Ceccaroli, Scortichini, Viola. All.: Vigna
Arbitro: Bertozzi di Cesena
Reti: 11’ e 56’ Molino (rig), 16′ Giglio (nella foto).
Note: 81’ espulso Doddo per doppia ammonizione; amm. Giglio, Molino, Steri; Tartaglione, Ranucci
Oggi non poteva andare diversamente. Questo gruppo avrà tanti difetti, ma due fiaschi di fila non sembra in grado di digerirli. Con GOLGIGLIOuno spogliatoio coeso ed una grinta degna della fortuna che sapranno conquistarsi, Daniele, Alessandro e Beppe (e citiamo solo i tre senatori ufficialmente riconosciuti) hanno saputo resettare assieme ai compagni, la figuraccia del Quadrivio e ripartire subito da dove ci eravamo lasciati. Poco importa se a contrastarla, quest’oggi, era chiamata una squadra in profonda crisi di identità; siamo convinti che di chiunque si fosse trattato: oggi non ce ne sarebbe stato per alcuno.
Nessuno di noi è in grado di sapere dove potranno arrivare le Meringhe di Terranova; di certo questi ragazzi ce la metteranno tutta, per raggiungere il massimo dei traguardi possibili, mettendo dentro tutte le indubbie qualità tecniche e la compattezza di un gruppo che è davvero solido e unito.
Detto questo veniamo alla tante note positive di questa seconda vittoria casalinga. Innanzi tutto il trio dei frombolieri lì davanti. Qualcuno aveva storto il naso quando la società annunciava il terzo rientro tra le maglie bianche dell’eterno re del gol. Ebbene non ci ha messo molto il Giglio di Salemi a ricordare a tutti che la carta di identità serve solo per il riconoscimento nella lista delle formazioni, ma per giocare serve ben altro e il nostro centravanti ci ha messo davvero poco per ricordare anche ai riottosi di quale tempra e di che pasta sia fatta la sua imperitura classe.
Eppoi il duca Molino di Ovilò. Quest’anno non sbaglia un colpo, se gli danno un penalty da qualsiasi parte tiri, fa centro e manda in alto la sua squadra e le sue quotazioni. Invece, non segna ancora il Mastinu di Montelepre, ma oggi più che mai ha dimostrato di esserci e di saperci sorprendere come sempre. A centrocampo, chiarito che il perno insostituibile di ogni schema possibile è il l’Alessandro Magno di Segariu, probabilmente con Brenci e Cejas, Biagioni ha sbiancato alcuni dei dubbi che, anche per l’agguerrita concorrenza nella rosa, lo assillano alla vigilia di ogni incontro.
E di bello e di buono quest’oggi c’è anche il fatto che FINALMENTE non abbiamo preso gol e, anche questa, è una delle precondizioni per rilanciare le nostre motivate ambizioni.
Mazzoleni tra i pali, persino anche fortunato in occasione del palo che gli ha salvato la verginità, cresce in convinzione e personalità ed il manipolo di under del reparto arretrato accompagna al meglio le gesta del portierino di Monteverde, accendendo di Luci e di Fireworks l’orizzonte dei nostri sogni.
A margine di tutto quanto di buono visto ed ammirato, una menzione speciale per un ragazzino speciale: Francesco Riehle, il difensore Novantotto esordiente assoluto in maglia bianca.
Il talentuoso ragazzino a dispetto del suo cognome sassone è quanto di più Olbiese e Bianco ci possa essere nella pattuglia a disposizione di mister Oberdan. Francesco è infatti nipote di una delle figure mitiche e più amate della ultracentenaria Storia Bianca. Nonno Elio Pintus, dovunque si trovi adesso, avrà avuto modo di sorridere e di accudire con la mano sulla spalla il decollo della carriera di questo nipotino che, ne siamo convinti, avrà modo di dimostrare quanto bella, struggente e sentimentalmente toccante possa essere la storia del pallone quando riesce a regalarci storie come questa.
Auguri Francesco, e tanti saluti a te Elio, il Presidente del Sorriso perenne: Oggi l’Olbia ha vinto anche per Te, onorando in Francesco la tua genialità ed il tuo incommensurabile amore per la Nostra Olbia.
Ciao, PRESIDENTE.
Simprie.