Olbia-Albalonga 3-1
Olbia: Van der Want, Cacciotti, Negrean, Steri, Tricoli, Miceli, Ricciardi (89’ Marro), Falasca, Formuso (60’ Giglio), Molino (89’ Ribeiro), Mastinu; a disp.: Mazzoleni, De Cicco, Aloia, Cejas, Vispo, Riehle. All. Biagioni
Albalonga: Matera, Di Nezza, Mioni, Traditi, Gordini, Panini, Pintori, Marinaro (63’ D’Orazi), Cannillo, Cruz (9’ La Cava), Corsetti (82’ Monteforte); a disp.: Leacche, Zanetti, Errico, Rotunno, Castro, La Terra. All. Gagliarducci.
Arbitro: Bertolino di Terni
Reti: 70’ Mastinu, 76’ Daniele Molino (rg), 80’ Andrea Pintori, 86’ Giglio.
Note: Pioggia battente, nel primo tempo e campo pesante per tutti i 90’; Amm.: al 59’ espulso Gordini per doppia ammonizione; Mioni, Mastinu, Falasca, Formuso, Florin.

RIDERE, RIDERE, RIDERE ANCORA… ora la guerra (sportiva) paura non fa.

rigoremolinoSiamo alla svolta; calchiamo alla grande il novembre che non ti aspetti (quante volte è andata male di questi tempi) e siamo già in piena zona playoff (di cui, come sappiamo per insistita esperienza, non ce ne facciamo un fico secco) ma che comunque rappresenta il Gotha del girone e, piaccia o no, sempre meglio star qui sopra che laggiù in fondo. Bene la squadra, promettente ed atteso il cambio di guardia in società.
Pino ed i suoi fidati scudieri hanno condotto fino a questo punto una scialuppa che (al momento della successione) era in balia di marosi tempestosi e di destini infausti. Oggi arriva la cordata Marino e già si parla di progetti e di futuro.
Tutto ok, ma questo 3-1 è tutto appannaggio di Pino Scanu e del suo modo personale di concepire la responsabilità digestione. Con il mio amico Presidente non sono stato sempre in sintonia, ma di una cosa sono stato, sono e sarò convinto assertore: è stato un oculato e capace direttore d’orchestra, con sbagli (succede anche ai migliori) e con pregi di indubbio spessore. Personalmente ritengo che in una società di calcio oltre ai vivai tecnici esistano anche quelli societari.
E Pino Scanu da promettente dirigente di azienda (anche sportiva) è diventato Dirigente a tutto tondo. Un Quadro di cui Alessandro Marino dovrebbe garantirsi i servigi anche nel prossimo futuro.
Non so se questa clausola sia in accordi che non conosco, non so se sia fattibile, cionondimeno non me ne frega niente: per me l’Olbia di Domani mattina non può fare a meno del Pino Scanu di oggi e di quello di ieri che, in questi lunghi, difficili e, qualche volta, persino astrusi anni di gestione, è davvero stato il faro nella rada del nostro porto, la stella polare dei pochi sogni a lungo respiro che ci siamo potuti permettere.
Spero con tutto il cuore che il nuovo proprietario sappia utilizzarlo come conviene ad una squadra che deve mantenere la sua fetta di Olbiesità anche nella plancia di comando.
Non spetta certo a me decidere, ma se c’è un peccato che non ho mai avuto nelle mie “analisi” è quello di omissione. Io penso seriamente che Pino Scanu sia ancora utile (e molto) alla causa della nostra Maglia.
Se così non fosse, basti a Pino la riconoscenza di quanti, come il sottoscritto, hanno temuto a più riprese il peggio per la nostra storia, ed il ringraziamento per aver diretto la prua della nostra fragile “canoa” verso un approdo sicuro e benaugurante. Grazie Pino, a nome di tutti i cuori Bianchi.
Torniamo a noi; perché c’è da registrare fino allo sfinimento questo stupendo 3-1 contro una delle squadre più belle e, giustamente, temute del nostro Girone.
A dirigerla, questa Albalonga siede in Panca un Ex bianco, Francesco Gagliarducci (una stagione, 2007-08 delle sue ultime come calciatore) che da allenatore sta facendo davvero molto bene.
A gestirla sul campo un altro ex bianco, quell’Andrea Pintori (di cui pubblichiamo una chicca di quando bambino frequentava leAndrea Pintori nostre giovanili) che, per una delle solite miopie delle guide tecniche di allora non esordì mai in maglia bianca, pur essendo un talento naturale piuttosto evidente. A renderla ancora più interessante la sfida lì davanti (parliamo sempre dell’Alba) quel Mario La Cava, antico signore del calcio che conserva classe e stile degli uomini veri merce sempre più rara nel calcio e non solo; proprio quel La Cava che nella scorsa stagione saltellò nelle nostre fila prima di concludere trionfante in quelle della primattrice Lupa Castelli vincitrice della lunga corsa per la lega Pro.

Insomma avevamo contro una signora squadra.
Fortunatamente da subito ci è andata bene, anche con la malasorte che ha messo fuori gioco Bomber Cruz ed ha convinto il pur buon arbitro Bertolino a considerare giallo un fallo davvero veniale di Gordini per la sua prematura sortita fuori dal campo. In 11 contro 10 e contro il Mastinu di questi tempi e l’Olbia in continua adrenalina tecnica, non c’era scampo per nessuno e così è stato.
Il trio delle scarpe d’oro, ricostruito con il rientro di Giglio in corso d’opera dopo il lungo stop del post Muravera, ha fatto fino in fondo il proprio dovere e sbancato il banco.
Molino (comunque in tono minore rispetto al suo standard abituale) ha fatto il suo con il settimo (su 7) sigillo dagli undici metri. Mastinu oltre al gol serve l’assist a Giglio, quest’ultimo oltre al suo gol, costringe al rigore (nettissimo) il suo avversario di turno.
Insomma con questi tre lì davanti, con questi undici (Bene WdV, Florin, Tricoli, Steri e Falasca tutti sugli scudi, tre palmi sopra il cielo Mirko Miceli) ormai quasi sempre full-time, e con la nuova dirigenza, TUTTO è ancora possibile. Non nel prossimo campionato, ma già in questo che, cerca ancora una Guida e Noi abbiamo tutti i titoli per esserlo.
C’è un antico detto indiano che recita “Il Fato decide le sorti sbagliate, il Destino ce lo creiamo Noi.
Ed allora, Buon destino a tutti i Bianchi di Maglia e di Cuore.
Ora e sempre ad Majora.
Simprie