Come abbiamo più volte ricordato, questa è la nostra 5ª stagione consecutiva in serie C, costruita e consolidata nel nome di Alessandro Marino.
In quattro, di queste 5 stagioni abbiamo imparato a conoscere meglio il pianeta e la storia di una bellissima comunità sportiva, nata nel 1909 a Gorgonzola con il nome di Unione Sportiva Argentia, dall’antico toponimo latino della cittadina Curte Argentina, e che dal 1931 diventa Erminio Giana in onore di un giovane alpino gorgonzolese morto da eroe (medaglia d’argento al valore) nella prima guerra mondiale. Per qualche tempo, per motivi di lavoro, ho lavorato a Milano ed ho avuto la fortuna di conoscere questa meravigliosa cittadina, incastonata tra i Navigli della Martesana e il torrente Molgora, ad appena 15 chilometri da capoluogo lombardo.
Qualcuno ha, giustamente scritto che questo club calcistico “rappresenta una doppia unicità nel calcio professionistico: in quello milanese, perché è l’unica società non dilettante della provincia, oltre a Inter e Milan; in quello nazionale, perché è l’unica squadra ad avere come denominazione un antroponimo, ovvero un nome e un cognome.”
Eppure, a mio avviso, questa splendida unicità del toponimo che ricorda un giovane eroe caduto in guerra, ha qualcosa di umanamente molto simile al nostro Bruno Nespoli, così come il recupero dell’antico nome di Argentia nella prima società sportiva di Gorgonzola nel 1909, fa il paio con la nostra piccola Terranova che fondando la sua prima società sportiva ricorrerà al bellissimo primo toponimo della fondazione: Olbia.
Questo lungo preambolo per ricordare che, da quando le nostre compagini si scontrano, le partite non sono mai banali e i risultati hanno sempre avuto un valore STRAORDINARIAMENTE decisivo per il futuro delle due squadre. Lo fu lo scorso anno, negli spettacolari e meravigliosi (quantomeno per noi) playout, lo sarà domenica pomeriggio per il futuro di questa stagione, per entrambe le contendenti. Fino ad oggi, nei 9 incroci diretti, siamo avanti noi avendone vinti 4 (tutti quelli in casa) persi 2 (entrambi a Gorgonzola) e pareggiati 3 tutti in trasferta, compreso l’ultimo, quello dell’andata di quest’anno che è stato anche l’unico 0-0 di queste sfide.
Tutti i protagonisti, a cominciare da Canzi e Brevi e le loro due squadre, sanno che questi 3 punti in ballo daranno una svolta decisiva alla loro stagione. Innanzi tutto per la Giana che, a 4 giornate dalla fine, si trova “virtualmente” ancora coinvolta nella bagarre dei playout al quartultimo posto con 38 punti. Una vittoria al Nespoli avrebbe una valenza grandissima vista la concomitante sfida “fratricida” tra Lucchese (27 punti) e Livorno ultimo con 24 punti. Se infatti le due cenerentole del giro dovessero pareggiare, la distanza tra la Giana (sarebbero 41 punti con la vittoria sui Bianchi) e le ultime due sarebbe incolmabile, visto che a 3 partite dalla fine di punti disponibili ne rimarranno solo 12 sia per la Lucchese, che arriverebbe a 28 punti che per il Livorno che si fermerebbe a 25; ancora meglio se il derby tra le ultime due dovesse vincerlo il Livorno, perché allora entrambe finirebbero a quota 27, cioè -14 dalla ipotesi Giana vincente.
Altro incontro decisivo per le sorti della Giana è anche il confronto tra Pistoiese e Renate, dato che gli orange toscani allo stato sono a -10 punti dalla Giana e che, per coltivare ancora qualche speranza di potersi giocare i playout, devono assolutamente battere il Renate. Per esser chiari: qualsiasi altro risultato, al 99% sancirebbe, già da tre giornate dalla fine, l’annullamento dei playout e la retrocessione diretta di una tra le tre squadre (Pistoiese, Lucchese o Livorno) in coda alla classifica.
Ovviamente Brevi ed i suoi ragazzi sanno fare ben i conti e quindi giocheranno questa sfida, con il coltello tra i denti, per conquistare da “subito” una salvezza matematica.
….Una matematica che a dire il vero, allo stato dell’arte, sorride molto di più all’Olbia. Sia perché, con i nostri 40, abbiamo 2 punti in più dei lombardi, sia perché siamo gli unici tra i 20 contendenti, ad avere 6 frecce (ancora sei incontri) al nostro arco. Ecco perché una Nostra Vittoria, oltre alla certezza della salvezza, darebbe ancora più fattibilità ai sogni di gloria dei playoff che, davvero, potrebbero affrescare l’intero quadro, non solo i contorni, di questa stagione con la magia del Capolavoro…
Ad Majora Ragazzi, VINCERE, VINCERE, VINCERE, per Scrivere la più Straordinaria IMPRESA nella STORIA BIANCA di questi 115 ANNI.
OlèOlbiaOlè, Tore Zappadu