OLBIA-CESENA 0-1
Olbia (4-3-1-2): Ciocci; Arboleda, Brignani, Emerson, Travaglini; Lella, Chierico, Palesi (76’ Boccia); Ragatzu; Udoh (90’ Demarcus), Mancini (62’ Occhioni). A disp.: Van Der Want, Pisano, Glino, Scanu, Giandonato, Biancu, Pinna. All.: Canzi.

Cesena (4-3-3): Nardi; Ciofi, Mulè, Pogliano (62’ Lepri), Yabre (46’ Steffè); Ilari (70’ Berti), Rigoni, Ardizzone; Shpendi C. (77’ Caturano), Bortolussi, Pierini (70’ Tonin). A disp.: Fabbri, Benedettini, Brambilla, Munari, Nannelli, Shpendi S.. All.: Viali.
Arbitro: Aleksandar Djurdjevic di Trieste
Rete: 94’ Caturano
Note: angoli 8-4; amm. Shpendi C., Pierini, Lepri, Ardizzone e Ciocci; Espulso al 74′ Brignani per doppia ammonizione; rec.:+3’,+6’.

Davvero una gran bella partita.
Sicuramente la più bella vista, in questo girone, dall’inizio del campionato.
E l’hanno disputata due squadre che hanno giocato ad armi pari, almeno fino al 74’, non riuscendo a superarsi nonostante una marea di azioni da gol: 12 per l’Olbia con una traversa di Brignani,  8 per il Cesena più la rete, tacco alla Zola, decisiva al 94’.

A guardarla al microscopio, probabilmente l’unico nostro difetto è stato quello di non avere avuto il coraggio di sostituire Brignani ben prima dell’espulsione. Non parlo di errore, perché allo stato dell’arte, Brignani è di fatto insostituibile, quantomeno per quel che è visto oggi e nelle partite fin qui giocate.
Però per una dozzina di minuti, dopo la prima giusta ammonizione al 38’, per ben altre 3 volte in sequenza commette falli al limite (dell’area e del secondo giallo), per contenere uno scatenato Bortolussi.
Brignani è stato, e rimane, anche l’uomo più pericoloso sulle palle alte nell’area avversaria; non a caso, è sua la traversa al 20’ sul cross di Chierico nello schema del nostro 3° corner.
Discreta la prova di Boccia, che rileva subito Palesi, proprio per sopperire alla assenza del nostro più forte centrale difensivo.
Il giovane oristanese, di fatto, paga pegno appena entrato in campo con Caturano che, pur non essendo un gigante (1,85) lo sovrasta comunque in altezza, ed al 77’ di testa su cross di Steffè fa le prove generali per il gol… finale.
Giusto per capirci, martedì andiamo a Chiavari a giocarcela contro l’Entella che, pur giocando in maniera sparagnina e senza convincere i palati fini del calcio, ha portato via i tre punti a Modena, e li davanti ha un marcantonio (due centimetri più alto di Caturano) come l’argentino Facundo Lescano che nelle ultime 3 gare è sempre andato a segno. Fortunatamente, per noi, con il rientro dalla squalifica di La Rosa e la disponibilità di Pisano, saremmo in grado di metterci una pezza.
Peccato, davvero un peccato che alla fine di questo match interminabile non sia arrivato almeno un meritatissimo pari.
L’arbitro, comunque non impeccabile (e non è il primo di questo tipo che incontriamo), non ci ha concesso neppure i dovuti 30 secondi del recupero, per via dell’interruzione (1’ e 27”) per l’infortunio di Lepri, che forse ci avrebbe permesso un’ultima chanche dopo le due “spettacolari” e ciclopiche occasioni finali in cui Occhioni di testa, prima non inquadra la porta e, nella seconda, incoccia la mano fatata di Nardi che gli impedisce la rete certa.
Se questa seconda palla fosse entrata l’arbitro avrebbe annullato il gol perché il cross di Ragatzu nella traiettoria aerea era finito in angolo, decretato giustamente dal signor che il signor Djurdjevic che, però, con una fiscalità ingiusta e persino del tutto inopportuna, ha deciso di non farci battere.
Per il resto l’Olbia ha mostrato tutti i sintomi di una crescita collettiva che fa davvero ben sperare.
Arboleda a destra è l’uomo in più che ogni squadra vorrebbe avere, peccato anche per lui per la palla persa sul limite dell’out che poi ha portato alla “rovinosa” (per noi) prodezza di Caturano. Chierico, il migliore in campo, è l’attesa e lieta sorpresa di un talento che, all’esordio assoluto in un campionato, ha dimostrato di avere, nel carniere, la maturità di un veterano… non facendo rimpiangere la forzata assenza di Giandonato.
Ragatzu da trequartista è stato la mina vagante per gli avversari e solo la “sfiga” e l’imprecisione di Mancini e Udoh non ha consentito di vedere premiati i suoi bellissimi sforzi di rifinitore. Travaglini a sinistra è sempre più convincente, oggi ha anche rischiato grosso al 38’, con quella bomba, calciata dai 16 metri da Pierini su piazzato (dalla lunetta) per fallo di Brignani su Bortolussi, che lo ha colpito tra fronte e faccia, facendo stramazzare a terra per alcuni secondi, e salvandoci comunque  da una rete più che sicura.
Bene Ciocci che, in almeno due occasioni, è stato decisivo e che niente avrebbe potuto fare sul colpo di classe su Caturano.
Lella, sulla fascia, oltre a salvare la sua porta respingendo la più “ghiotta” occasione di Bortolussi al 58′, è stato il solito gigante non concedendo mai alcuno spazio sulla sua fascia, rassicurando in copertura anche tutte le meravigliose incursioni di Alboreda che hanno sempre fruttato azioni di grande interesse per noi ed apprensione per i romagnoli.
Non è andata bene, PECCATO, ma considerando il fatto che abbiamo giocato benissimo contro una delle legittime pretendenti alla serie B, c’è il tanto giusto per non demoralizzarci e riprenderci quanto “sgraffignatoci” dalla sfiga in quel di Chiavari.

Grazie Ragazzi, grazie di cuore a TUTTI per questa bellissima prestazione.
Ma, adesso pensiamo anche ai Punti…
Ad Majora et nunc et semper…OlèOLBIAOlè,
Simprie.