OLBIA-PROPATRIA 0-1
Olbia: Tornaghi, , Emerson, Altare; Arboleda (67’ Doratiotto), Pennington (82’ Marigosu), Giandonato (77’ Biancu), Lella (67’ Ladinetti) Pitzalis, Cocco (67’ Gagliano), Udoh; a disp.: Va der Want, Cadili, Dalla Bernardina, Pisano, Demarcus, Cossu, D’Agostino. All. Max Canzi
Pro Patria:Greco, Gratti, Boffelli, Saporetti; Cottarelli, Ferri (77’ Pizzul), Bertoni, Colombo (53’ Nicco), Galli, Latte Lath, Parker (46’ Le Noci (83’ Kolaj); a disp.: Mangano, Piran, Della Vedova, Pisan, Castelli; all.: Massimo Sala.
Arbitro: Sajmir Kumana di Verona.
Reti: 79’ Le Noci
Note: angoli: 3-1; amm. Boffelli, La Rosa Saporetti, Arboleda, Emerson; Bertoni, Marigosu, Kolaj, Biancu. rec.: 1’+5’

La pesantezza dell’autunno scioglie tutte le residue illusioni che la nostra Primavera possa affrontare da sola l’impervio guado di una stagione che, dopo 3 turni, ci vede miseramente soli nel fondo classifica in compagnia della nostra rivale di fine giugno, Giana, anch’essa in ambasce più che evidenti. La Pro di Busto vince e lo merita.
Non foss’altro che per la sua capacità di concludere verso il portiere in maniera ben più efficace di quanto non sappiano fare le nostre prime linee. In tre occasioni arrivano a prudere i guantoni di Tornaghi, due volte Latte Lath nel finale del primo tempo ed una decisiva (di sicuro non un difetto di Tornaghi) con Le Noci per il gol da tre punti, e noi?
Pressoché inesistenti li davanti.
Mai che i nostri attaccanti abbiamo calciato un pallone verso la rete. Oddio, qualche volta siamo stati in grado di farcela, perché verso un Greco, apparso piuttosto fragile, hanno calciato in molti Pennington (che il dio del calcio ce lo preservi a lungo) l’ha fatto ammattire, ma mai con successo; eppoi Pitzalis, Giandonato, Altare, Emerson… insomma tutti meno loro, i nostri arieti deputati a quel non semplice lavoro.
Davvero snervanti le palle sprecate da un generose Udoh.
Non è mai riuscito a superare l’uomo, spalle alla porta ha mostrato di non sapersela cavare e, in sovrappiù, non sembra possedere neanche il colpo da lontano.
Cocco, al contrario, continua la sua problematica mansione di fare il lavoro sporco. Non gli chiedere scatti alla Tortu o sgroppate alla Ganna, ma regge bene qualsiasi contrasto e talvolta ottiene buoni risultati.
Come al 57’ quando conquista un piazzato da posizione suggestiva e il mancino di Emerson, dopo altri due tentativi simili miseramente abortiti, costringe Greco ad una difficile deviazione in corner.
A proposito, e a costo di essere ripetitivi, ma perché ogni stagione ci tocca ricordare che tra le nostre armi migliori per pungere c’è anche il destro di La Rosa sul piazzato?
Mi sbaglierò, ma probabilmente in quel meraviglioso piazzato dai 17 metri, all’11’ del primo tempo, Luca se la sarebbe cavata molto meglio di quel sinistro moscio ribattuto dalla barriera.
Ad essere precisi, e va anche riconosciuto, Canzi le ha tentate tutte.
E, giusto per non incaponirci con la questione dei Primavera: 95’ Biancu (purtroppo sempre troppo nervoso e ancora ammonito) imbecca divinamente la Testa di Doratiotto che di precisione regala un’altra girata per spizzata pericolosa di Gagliano… il 21enne Greco smentisce le sue fragilità e salva la sua porta.
L’azione e lo spezzone più bello di tutta la partita.
Dieci secondi in tutto. Poco, ma abbastanza per sperare che potrebbe non andare sempre così male.
Ad Majora ragazzi, nunc et semper Olé Olbia Olé.
Simprie.