Siena-Olbia 1-2
Robur Siena (4-3-1-2): Confente; Romagnoli (56’ Oukhadda), D’Ambrosio, Varga, Setola; Arrigoni, Gerli, Vassallo (68’ D’Auria); Serrotti (56’ Guberti); Cesarini, Polidori (77’ Guidone). A disp.: Ferrari, De Santis, Buschiazzo, Andreoli, Damian, Bentivoglio, Ortolini, Da Silva. All.: Alessandro Dal Canto.
Olbia (4-3-1-2): Van der Want; Pisano, La Rosa, Dalla Bernardina, Pitzalis; Lella (65’ Pennington), Muroni, Biancu; Vallocchia (82’ Parigi); Ogunseye, Doratiotto. A disp.: Barone, Crosta, Iotti, Mastino, Zugaro, Belloni, Demarcus,. All.: Michele Filippi.
Arbitro: Valerio Maranesi
Reti: 31’ Ogunseye (nella foto); 45’+1’ Arrigoni, 53′ Pisano
Note: corner 12-5 per Siena; espulso all’87’ Oukhadda, per reazione violenta su Parigi; amm.: Biancu, Muroni, Vassallo, D’Ambrosio; rec.:+1’/+5’

E’ solo la prima gara e, quindi, è meglio, molto meglio averla vinta.
In fondo, tutti e tutto attendevano e pensavano esattamente… il contrario.
Il Siena ha blasone e credibilità tali da volersi giocare, anche quest’anno, una fetta di gloria con la “corsa” alla serie B; ha fatto un mercato all’insegna del forte ricambio, pensando a ragione (?) di essersi persino rinforzato.
La corazzata delle “contrade” ha messo in campo un roster di tutto rispetto con un’esperienza ed un peso specifico (26,07 l’età media dei 15 giocatori schierati) da far tremare i polsi della giovane truppa di Filippi (22,8 la sua età media).
Nel contempo anche l’improvvisa “assenza” di Iotti, fermo in panchina, avrebbe potuto complicare il già risicato “forziere” delle nostre potenziali alternative.
Alla fine è capitato quel che, nel calcio, avviene di sovente: la forza e la troppa sicurezza ricevono la paga, un doppio schiaffone dalla foga di ragazzini che, oltre alla passione e ad indubbie capacità, mettono in campo una grinta ed un fervore che fanno diventare splendente l’alba della ennesima stagione tra i professionisti.
Oddio, al nostro Team, mancano ancora non pochi tasselli.
Inutile nascondere che, questo pomeriggio, abbiamo giocato con “a disposizione”, appena il… minimo sindacale.
Ad un certo punto, per sostituire uno stremato (nonché stratosferico) Vallocchia, abbiamo utilizzato Parigi che, nel gioco del pallone, fa un altro… mestiere.
Siamo contati a centrocampo, abbiamo carenze in difesa e persino in attacco dove, onestamente, anche l’arrivo agognato di Ragatzu può certamente attenuare, ma non attutire del tutto le nostre necessità.
In panca avevamo a disposizione, eccettuati i portieri, l’indisposto Iotti, e gli utilizzati Pennington e Parigi, altri quattro “virgulti” (1 classe ’99; 2 “duemila” ed 1 duemilatre) che praticamente debbono ancora “scoprire” cosa sia la serie C.
Non sempre ci potrà andar bene come oggi, ma la “disparità” di potenziale nell’organico tra noi e Tutte le altre contendenti, appare comunque eccessiva.
Teniamoci stretto questo bel risultato, ampiamente meritato, ma non possiamo nascondere le nostre non lievi magagne.
Per esempio sui calci d’angolo.
È stato, oggi, come sempre nel passato, un autentico calvario.
Ad ogni piazzato era facile paventare il peggio.
Tutti, e ribadisco Tutti, i nostri 11 a difendere il “fortino” e gli avversari distribuiti in ogni zona dell’area d’attacco e pronti alla ribattuta, assolutamente liberi di colpirci a loro piacimento. Fortuna ha voluto che VdW, l’olandolbiese tra i pali, abbia saputo rispondere da par suo, alle tante sollecitazioni dei bianconeri e, soprattutto, che i “cecchini” della brigata senese, oggi avessero mira e piedi “bagnati”. È una benedizione divina che  su 12 tentativi, D’Auria e compagni non siano riusciti a sfruttare neppure un corner.
Di contro, Bravi Noi, davvero bravissimi, e senza aggiunta di “miracolismi, a sfruttare al meglio due dei 5 angoli a disposizione. Bravo anche Filippi a riconoscere i meriti del suo collaboratore Selis che, su questo fondamentale, sta davvero lavorando benissimo.

Insomma, Magnum Gaudium e tanti saluti al Siena, ma il cammino è appena cominciato e Noi abbiamo ancora tante cose da rivedere e da migliorare.
Una cosa è certa, Vincere aiuta, e tanto, anche a migliorare…
e chie non creede, crebede.

Ad majora ragazzi, nunc et semper…OléOlbiaOlè.
Simprie.