Bella e Indigesta (per noi) Arzachena,
l’Olbia Buia e Nera, Inguardabile

Arzachena-Olbia 3-0
Arzachena: Ruzittu, Arboleda, Piroli, Sbardella, Peana (66’ Varricchio), Lisai (81’ Aiana), La Rosa, Bertoldi, Curcio, Sanna (81’ Taufer), Vano (90’ Russu). A disp.: Cancelli, Maestrelli, Esposito, Baldanzeddu. All.: Mauro Giorico
Olbia: Aresti, Pisano, Dametto, Iotti, Cotali, Muroni, Biancu, Pennington (55’ Senesi), Murgia (83’ Vispo), Ragatzu, Ogunseye. A disp.: Van der Want, Idrissi, Pinna, Manca, Piredda, Arras, Vasco Oliveira, Leverbe, Marongiu. All.: Bernardo Mereu
Arbitro: Zanonato di Vicenza.
Reti: 25’ Sanna, 47’ pt rig. Curcio, 58’ La Rosa
Note: amm.: Peana, Pisano, Ragatzu, Rutzittu, Vano; oltre duemila gli spettatori; rec.: 1’ pt, 3’ st.

L’Arzachena passa all’incasso e, oltre ad un botteghino stracolmo, porta via palla, partita e punti.
Sontuosi, smeraldini davvero Sontuosi e Giorico è, ancora una volta, l’imperatore dei Derby. Siamo andati a scuola di calcio e, probabilmente, non ci abbiamo capito niente. L’unica nota positiva è che Mastro Bernardo, la smetterà (speriamo) di dire che i Derby siano delle partite come le altre.
Il confronto, questo va detto, l’ha perso soprattutto Lui. Bastava vedere (ammirare) quegli 11 (poi 15) leoni che in mezzo al campo correvano come matti su ogni pallone e, con l’ausilio della stupenda condizione atletica, aggredivano il nostro portatore di palla con due, tre uomini per volta e sempre con successo.
Chiedete a Ragatzu se ci stiamo sbagliando. Il ticket di sorvegliato speciale, di una stretta sorveglianza senza respiro nei confronti del nostro fenomeno, non gli ha consentito un attimo di respiro; anzi no, al 92’ si è trovato nella condizione di massima libertà ed ha sfoderato un numero da cineteca battendo Rutzittu, ma non Piroli che di testa gli ha impedito di segnare almeno il punto della bandiera.
Ma torniamo al leitmotiv della gara: perché mentre loro danzavano da una parte all’altra (con tre punte di ruolo, ed un superbo Lisai a far da loro da regale corona) noi vagavamo sperduti e spauriti nella parte del campo dove si svolge la regia del gioco. Biancu, davvero è stato la vittima sacrificale di questo corale balbettio della Bianca (oggi bardata di quel maledetto nero, evidentemente premonitore); il nostro talento vagava come un pulcino spaurito ed innocente, senza mai riuscire a fare un passaggio che avesse il senso di quella necessaria spregiudicatezza che la classe e la gioventù avrebbero potuto suggerirgli. E che dire di Murgia…
Ci ha provato, quantomeno con il carattere. Ha anche avuto una bella intuizione con quell’unico tiro da lontano che al 72’ ha colpito la traversa. Ma, ma il genietto di San Gavino ha la responsabilità del rigore e del fallo che ha permesso al mio amato Luca, di fare, come spesso gli capita il fenomeno. E pensare che, senza questi errori capitali del bravissimo Alessio, e se Iotti non avesse guardato dall’altra parte in occasione del gol di Sanna, questa gara, nonostante la loro spavalda superiorità, l’avremmo mantenuta sullo 0-0. La cosa che non mi spiego è come mai, nessuno abbia catechizzato i nostri ventenni che, in questa gara (e di sicuro non solo in questa), quel che occorreva spremere erano soprattutto polmoni e gambe. Quanto inutile possesso palla e che brutto era vedere costantemente 5 giocatori (i difensori più Biancu) palleggiarsi nella nostra metà campo pallone e mancanza di idee, mentre loro sempre compatti e assatanati al primo segno di “sconfinamento” nei loro confini, aggredivano il nostro temerario ripartendo come fulmini verso l’obiettivo Aresti.
Il nostro portiere qualche miracolo lo ha fatto anche oggi, qualche carenza l’ha mostrata sul piazzato di La Rosa, ed anche sulla sciagattata di Lisai (fortunatamente annullata dall’arbitro). Probabilmente il nostro portierone è stato il meno negativo dei nostri. E questo la dice tutta, sulla prestazione degli smeraldini. Un’altra considerazione va fatta sull’organico. A noi e a loro mancava il centrocampo titolare: Piredda, evidentemente in panchina per onor di firma, Geroni, Feola, per noi; Bonacquisti, Casini e Nuvoli per loro. Nonostante questo loro hanno potuto cambiare 4 pedine durante i 90’, noi ci siamo bloccati a due e lo abbiamo fatto persino fuori tempo massimo. Lo dico da sempre: senza panchina non si va molto lontano.
Il fermo biologico della società mi sconcerta ed mi fa tremare i polsi. Giorico ha ottenuto due rinforzi proprio nella settimana del derby. Noi non ci schiodiamo dalle sperimentazioni giovanili. Non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma lo scorso anno noi alla 22ma giornata, avevamo 31 punti (una media di 1,4 punti a gara), ma nelle altre 17 gare, di punti ne facemmo solo 11, salvandoci all’ultima di campionato.

Di positivo nella serata incubo di questo 29 ottobre, c’è anche che l’Arzachena ed il derby se ne sono andati e almeno per altre 17 settimane non lo rivivremo più. Adesso proviamo a riprendere il filo del discorso bruscamente interrotto. Provando anche a far tesoro di una lezione così maledettamente sonora che i bianco verdi ci hanno impartito.
E non dimenticando di ringraziare questa meravigliosa cornice di pubblico, curva mare su tutti, che sta tentando di spiegare a chi di dovere che non è poi così scontato che, questa platea e questa città non meritino qualcosa di più.

Ad majora ragazzi, ora e per sempre OlèOlbiaOlè,
Simprie.