LIVORNO-OLBIA 3-3
Livorno(4-3-1-2): Stancampiano; Parisi, Sosa, Blondett, Gemignani; Buglio, Castellano (82’ Nunziatini), Bussaglia; Haoudi; Canessa (74’ Pallecchi), Dubickas. A disp.: Neri, Marie Sainte, Deverlan, Bobb, Bueno. All.: Dal Canto
Olbia(4-3-2-1): Tornaghi; Arboleda, Altare, Emerson, Secci (76’ La Rosa); Ladinetti Giandonato, Lella (69’ Pennington); Ragatzu (69’ Doratiotto), Biancu (85’ Cocco); Udoh. A disp.: Cabras, Van der Want, Demarcus, Putzu, Belloni, Marigosu. All.: Canzi
Arbitro: Fabio Natilla di Molfetta 
Reti: 37’ Castellano, 47’ Bussaglia, 55’Udoh, 65’ Ragatzu, 72’ (rg) Ladinetti
Note: corner 1-3 per Olbia; amm.: Ragatzu, Giandonato, Doratiotto, Sosa, Pallecchi. Rec.:0+4’. Gara disputata a porte chiuse. Prima del match è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo dell’ex arbitro Maurizio Mattei.

In una partita pazza e “disperante”, viene fuori un 3-3 roboante che regala (?) un punto a ciascuno e che, allo stato dei fatti, non serve a nessuno. Davvero complicato capire come, sia il Livorno che l’Olbia possano uscire dalle secche del fondo classifica con le carenze oggettive, ancora oggi, manifestate. Se si fosse trattato di una gara tra squadre di mezza classifica, sarebbe stato persino divertente commentare con ironia i rovesciamenti di risultato e gli alterni stati d’animo dei contendenti con… mortaretti finali per un pareggio raggiunto all’ultimo respiro dai toscani. Così non è, perché così non poteva essere, per due squadre che davvero non sembrano in grado di correggere il loro percorso.
Per quel che concerne gli amaranto, probabilmente questa era la prova del 9, non superata, per Dal Canto eternamente messo in discussione. Per quel che contano i fatti di casa nostra, la compagine di Canzi continua con il suo ansiogeno fraseggio (primo tempo da “palla…pallina, senza mai tirare in porta), e con madornali errori difensivi quando il gioco di fa duro:
– al 37’ primo tiro in porta, su piazzato di Castellano (primattore assoluto in tutti i sensi), primo gol nel sacco, di un titubante (eufemismo) Tornaghi;
– al 2’ minuto della ripresa, Arboleda a destra viene saltato con facilità da Haoudi che vede bene Bussaglia, totalmente dimenticato da Secci, che al volo non sbaglia il colpo del KO, almeno così sembra.

Da quel momento, dopo non pochi attimi di smarrimento, i ragazzi di Bianco vestiti, cambiano spartito, lasciano finalmente i tocchetti da collegiali al rallentatore ed invadono di palloni lunghi a cercare le due punte lì davanti. Nonostante una mezza dozzina di offside, al 55’ una volee perfetta di Ladinetti azzecca l’imbeccata d’oro per Udoh che porta a casa il punto che riapre tutti i giochi.
Rischiamo l’osso del collo al 59’ quando uno svarione di Emerson  ribattuto da Dubickas e maldestramente perso da Secci per l’unico loro corner della partita.
Siamo comunque, bravi a non mollare la presa ed a raggiungere il pareggio dieci minuti dopo la prima rete: al 65’ Biancu tiene bordone e pallone al limite dell’area, si trova spalle alla porta e Castellano che lo marca da presso tocca il pallone che, fortunatamente, rincula sui piedi di Udoh ben appostato in area piccola; il nostro MoroKing duetta con Ragatzu che mette dentro il pareggio e, finalmente, il suo primo gol su azione, giusto in una giornata dove, ad onor del vero, sia lui che Giandonato (colonne imprescindibili di questa Olbia) sono mancati in incisività e ancor di più in precisione.
A chiudere i conti (così almeno sembra) ci pensa infine Ladinetti che al 72’ giostra un pallone dentro l’area amaranto e viene steso da Castellano; stavolta l’arbitro (il terzo dopo le due recenti delusioni) è quello buono e vede il penalty che il nostro giovane Riccardo di Seddori sente suo e trasforma con classe e prepotenza, bissando la prodezza di Pistoia, all’undicesima giornata che, allora, però fruttò i tre punti.

Sul 3-2 per noi puntiamo a portare a casa il risultato, parandoci il deretano con l’ingresso di Pennington e… La Rosa (appena 68’ con questi odierni nelle ultime 11 partite) ed infatti, dalla sua parte non si passa, cionondimeno è al centro che combiniamo la paperella decisiva, quando i nostri centrali “mollano” la presa su Dubickas che indisturbato corregge da due passi in rete uno sbilenco tiraccio di Nunziatini, dal limite dell’area.
Tre a tre, palla al centro, tutti a casa, delusi e scontenti…

In attesa della prossima,
Ad Majora Ragazzi, ora e sempre OlèOlbiaOlé
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